“Il rock e il calcio – spiega Benedetto Ferrara - sono le mie due più grandi passioni”. Da qui il titolo del suo libro, Rock & Gol (Cult Editore), che il giornalista sportivo de La Repubblica ha presentato alla Casa della Creatività di Firenze, incalzato dalle domande del collega Fulvio Paloscia. È il 29 settembre 2009, il giorno della storica vittoria della Fiorentina sul Liverpool. Il protagonista della storia questo ancora non può saperlo, ma sa che deve fare di tutto per arrivare in tempo al fischio d’inizio della partita dell’anno. In questa giornata particolare la sua vita si intreccerà con quella di altre persone nei modi più impensati: dagli amici ai conviventi fino alle ex amanti.

Una stanza - Tutti i personaggi si muovono nell’angusto spazio di un piccolo appartamento. “Il romanzo parte da una stanza, dove tutto si svolge – spiega Paloscia-. Una caratteristica che ricorda i romanzi di Agatha Christie o i film di Quentin Tarantino”. Ferrara, svestiti i panni del giornalista sportivo, racconta i fatti in un modo nuovo: “Per lavoro ho passato molto tempo a descrivere eventi. Questa volta ho deciso di sperimentare qualcosa di diverso e fantasioso. Lasciare lì l’evento e raccontare il prima e il dopo”. Sullo sfondo della narrazione, sempre la sua Firenze: “Ho scritto questo libro pensando alla mia città. Non potendo raccontarla in tutti i suoi angoli, ho preso alcuni dei suoi personaggi e li ho messi tutti in una stanza”.

La storia di una passione - C’è un po’ di tutto nel racconto di Ferrara, dall’amore alla politica, rappresentata da un musicista fallito: “Il rocker depresso – dice l’autore -, narra la storia della sinistra attraverso quella della sua vita. All’inizio era un cantante di successo, poi si è perso dietro alle mode e abbandonando la sua identità ha perso anche la capacità di piacere alla gente”. Dal pop ai Guns N’ Roses passando per Bach e i Pink Floyd, la musica, fil rouge di tutta la narrazione, è dapprima colonna sonora, per poi diventare quasi un personaggio del romanzo, in grado di condizionare le vite dei protagonisti. “Non ho scelto le miei canzoni preferite – afferma l’autore -. Ho inserito quelle che avevo voglia di sentire mentre scrivevo il libro. Come ogni amante della musica, non la divido in generi, semplicemente sento quello che mi va”.

Il calcio - Poi c’è il calcio, e l’amore per la Fiorentina: “Il libro inizia con un sogno, in cui ci sono Batistuta e il mio amico Piero Pelù vestito da calciatore. Tutto sommato – dice Ferrara -, penso che sia stato un modo rock per iniziare”. Una storia, quella narrata in Rock & Gol, che nonostante tutto non parla di calcio, ma si alimenta di quella passione che solo l’amore per il pallone sa trasmettere. “Ho raccontato il calcio attraverso il dietro le quinte. Ho parlato dei sentimenti della gente, perché il pallone a Firenze tiene insieme le persone, quello che i tifosi provano per la Fiorentina è un innamoramento continuo”.

Il blog - Come se non bastasse, Rock & Gol non è solo questo, ma anche una raccolta dei post più celebri pubblicati dal giornalista sul suo blog: “Il blog per me è un modo di mantenere il contatto con le persone. Il giornalista non può limitarsi a stare in redazione e firmare i pezzi, deve ascoltare le persone, interagire, perché solo in questo modo impara”. E così nella seconda parte del libro si parla un po’ di tutto, dal dialogo fra Renzi e Obama, alle serenate a Charlize Theron, fino ad argomenti più seri, come il reportage fatto in un orfanotrofio africano o la lettera al figlio Alessandro. Tutto, senza mai perdere l’ironia. “Il lato comico c’è in ogni cosa e mi viene naturale farlo emergere – confessa Ferrara-. Ovviamente questo non esclude tutto il resto. Il mio non vuole essere un libro comico, ma spero che qualcuno leggendolo si faccia qualche risata”.

Matteo Leoni