“Sono diventato scrittore di noir grazie ad un’insonnia da stress”. Parla Roberto Costantini

il 30/09/2011 - Redazione

Infinite sono le strade che portano alla narrativa. Ed emblematica è la storia di Roberto Costantini, autore di “Tu sei il male” (Marsilio). Ingegnere, un master a Stanford, ora dirigente della Luiss di Roma, Costantini fino a poco tempo fa aveva pubblicato solo argomenti attinenti alla sua professione come, per esempio, il volume dal titolo “Gestire le riunioni”; poi la svolta.

“Tu sei il male” è la sua opera d’esordio; si parla di caso letterario, già si pensa alla trilogia. Ci racconti come è andata…
“E’ una storia divertente. Da adolescente ho cominciato con Agatha Christie e non ho mai smesso: gialli, thriller, noir. L’idea di Tu sei il Male e dell’intera trilogia si è sviluppata durante i miei innumerevoli viaggi di lavoro, ma solo 4 anni fa, a causa di un’insonnia da stress, mi sono messo davanti a un pc a scriverla davvero”.
In che modo è entrato in contatto con la casa editrice?
“Ho conosciuto Marco Di Marco, editor di Marsilio, e gli ho detto che avevo questo voluminoso manoscritto che pensavo di stampare a mie spese e regalare agli amici a Natale. Lui ha deciso di dargli un’occhiata e da lì è partito tutto…”.
Il protagonista si chiama Michele Balistreri, è un poliziotto che da ragazzo era in Ordine Nuovo; un neofascista che prosegue come informatore dei Servizi segreti;. Ne ha conosciuti di vicequestori così?
“Di provenienza politica di quel tipo direi di sì, se qualcuno di loro è passato per i Servizi non lo so, ci sono personaggi così anche in Parlamento e fa parte dell’ordine delle cose, ma il libro non è ispirato a personaggi reali. Quel tipo di provenienza serve a sottolineare la violenza giovanile di Balistreri, il suo senso ribelle a tutto che negli anni dovrà fare i conti con la realtà della vita”.
Inizialmente il protagonista è cinico, beve e fuma troppo; poi lo troviamo in altra dimensione umana, si modera, prende pillole antidepressive…cosa gli è accaduto?
“Appunto, 24 anni dopo troviamo un Balistreri molto normale e “normalizzato”, siamo tutti qui a smettere di fumare, moderare i caffè, usare qualche pillola per tenerci su. Perché la vita reale è fatta di compromessi che pesano poco a chi ci è nato, moltissimo a uno che viene da tutt’altro. Sono molto interessanti le mail dei lettori e i commenti sui blog, in particolare quelli femminili: c’è chi preferisce il Balistreri trentenne violento e che fa delle donne carne da macello e chi preferisce quello moderato (ma non del tutto normalizzato) di 24 anni dopo. Ma lascio a voi indovinare cosa preferisce la maggioranza”.
Nella storia troviamo il campo di Casilino 900, l’ombra del Vaticano, una serie di delitti: come si è documentato per sviluppare questo intreccio ambientato nella Capitale?
“Vivo a Roma dal 1970. Il Casilino 900 lo visitai di persona, così come altri campi nomadi, esperienza utile non solo a chi scrive un thriller. Per il Vaticano il tema è noto: se la Chiesa è convinta di una certa cosa (in totale buona fede, come in questo noir), ha il diritto di portare avanti questa sua convinzione anche entrando in contrasto con la libera determinazione di uno Stato? Tu sei il male è un noir, con un serial killer che uccide crudelmente delle giovani donne nell’arco di 25 anni. Ma all’interno della storia ci sono appunto delle domande aperte al lettore, sul ruolo della Chiesa, sui ROM, sul rapporto sesso-amore e sulla sottomissione delle donne agli uomini”.

Valerio Cattano

SOTTOTORCHIO
LIBRO E AUTORE PREFERITO
“L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera
L’ULTIMO LIBRO LETTO
“Cuore di tenebra” di Joseph Conrad
IL LIBRO DA CONSIGLIARE AI LETTORI
“Il Lungo Addio” di Raymond Chandler
LEGGERE E’…
“Un piacere solitario che trasformiamo in orgia col passaparola quando il piacere è molto intenso” (Andrea Camilleri)

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