“Stateless”, storie di rifugiati a Siena venerdì 30 novembre

il 29/11/2012 - Redazione

Testimonianze di persone cui vengono negati diritti fondamentali d’asilo e cittadinanza, il reportage quale strumento di intervento e denuncia, la situazione socio-politica attuale nei paesi del bacino Mediterraneo. Di tutto questo si parlerà venerdì 30 novembre alle ore 21 a Siena, nei locali del Siena Art Institute (via Tommaso Pendola 37 – ingresso libero) in occasione della proiezione di “Stateless” e del successivo incontro con Mauro Mondello, reporter e scrittore, coautore del documentario assieme a Nunzio Gringeri. L’iniziativa s’inserisce nel progetto ISOLE e fa seguito agli incontri e alle rassegne promosse durante tutto l’anno dalla libreria la Zona in collaborazione con numerose realtà locali e nazionali (tra gli altri, Visionaria, Associazione Europa ‘51 e Zalab). La serata sarà anche l’occasione per tutti di porre domande dirette ai protagonisti sulla realizzazione dei film e sul loro lavoro, nonché per riflettere sulla professione del reporter indipendente, che sceglie di impegnarsi in prima persona, facendosi tramite attivo di storie e testimone diretto di situazioni difficili in varie parti del mondo.

Il documentario - “Stateless” racconta la storia di migliaia di profughi che ancora oggi sono bloccati nel campo di Shousha, al confine tra Libia e Tunisia, allestito dall’UNHCR (Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite) nel marzo 2011 all’indomani dello scoppio della guerra civile libica. Con uno sguardo partecipe e un linguaggio diretto vengono affrontati i problemi quotidiani, la realtà di uomini e donne “senza stato”, sospesi tra la speranza di ottenere asilo politico in nazioni terze o far ritorno ai propri paesi d’origine e la scelta forzata di tentare la fuga per mare in condizioni limite.

Il cortometraggio
- Assieme a “Stateless” verrà proiettato il corto “Nel nome del popolo italiano”, di Stefano Liberti e Gabriele Del Grande (quest’ultimo sarà presente in collegamento Skype), prodotto da Zalab in collaborazione con Open Society Foundations. Si intende così mostrare l’altra faccia della medaglia, ossia la situazione di persone detenute al CIE di Roma (centro di identificazione e espulsione), in attesa di essere allontanate dall’Italia; attesa che spesso si protrae per mesi, nella totale mancanza di certezze e garanzie. Attraverso gli occhi e le voci di padri di famiglia, lavoratrici, ragazzi e ragazze nati in Italia, si getta luce sulla situazione di chi, pur non avendo commesso alcun reato, vive sulla propria pelle la condizione di recluso, con il beneplacito delle istituzioni e il tacito consenso dell’opinione pubblica.

Sinergia - E’ questo un appuntamento preliminare, che segna l'inizio di una nuova collaborazione tra tre spazi privati della città, quali la Libreria La Zona, la Galleria FuoriCampo e il Siena Art Institute; tutto nasce dalla volontà di promuovere un dibattito sul presente e sulla società contemporanea, attraverso il confronto e la sinergia di diverse realtà, non soltanto locali, per la creazione di un'offerta culturale condivisa, partecipata e trasversale.

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