Storie di carta. Pagine aperte a seconda vita

il 26/09/2011 - Redazione

Lui abitava al piano nobile vicino a suoi pari. Bell’aspetto nonostante l’età; anzi, proprio dagli anni gli derivavano fascino, autorevolezza, garbo e disponibilità a rapportarsi con il mondo circostante. Lui era un libro. La sua dimora il privilegiato palchetto di una libreria dove risiedeva tra altri simili che qualcuno aveva collocato alla giusta altezza perché interlocutori privilegiati, consiglieri e confidenti. Da là partecipava ad una quotidianità domestica di cui conosceva ogni cadenza. Aveva visto le diverse stagioni di persone, affetti, cose – conviventi e complici – domandandosi spesso se fossero state loro ad avere scritto le sue pagine o se, grazie a lui, quelle stesse persone e cose avevano potuto trovare, di volta in volta, parole, pensieri, ragioni; persino gli spazi bianchi che necessitano tra un capitolo e l’altro…, della vita in tal caso.

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