Tornare dal bosco. Maddalena Vaglio Tanet alla Libreria sopra La Penna con il nuovo romanzo

Lucignana il 19/07/2023 - Redazione
Per gli incontri della “Trilologia” dedicata al bosco, sabato 22 luglio alle ore 18.30, la Libreria sopra La Penna ospita la scrittrice Maddalena Vaglio Tanet nell'ambito del festival Little Lucy, a cura di Alba Donati e Pierpaolo Orlando, organizzato da Fenysia – Scuola dei linguaggi della cultura.

L’autrice ci parlerà del suo libro "Tornare dal bosco" (Marsilio), candidato al Premio Strega 2023, in dialogo con Tina Guiducci. Il secondo appuntamento della Trilogia ha al centro un bosco misterioso, pieno di rifugi e di anfratti. Lì si va a nascondere la maestra del paese, dopo aver saputo che Giovanna, la sua alunna problematica e amata, si è suicidata. Vuole smarrire la sua identità umana per essere foglia, vento, ombra. Verrà cercata da tutto il paese, ma si farà trovare solo dalla voce di un bambino, Martino, anch’esso “problematico”. Tra i due nasce un rapporto di amicizia, fatto di gesti concreti, ma anche di silenzi e attese.

Il bosco è il bosco, la montagna è la montagna, il paese è il paese e la maestra Silvia è la maestra Silvia, ma è scomparsa. In una piccola comunità agitata dal vento della Storia che investe tutta l’Italia all’inizio degli anni Settanta, Silvia, la maestra, esce di casa una mattina e invece di andare a scuola entra nel bosco. Il motivo, o forse il movente, è la morte di una sua alunna. Non la morte: il suicidio. La comunità la cerca, ma teme che sia troppo tardi, per trovarla o per salvarla, e in qualche modo che queste due morti siano una maledizione. Il paese è di montagna e le paure e i sentimenti, che pure non possono essere negati, non possono nemmeno essere nominati. Teme il paese il contagio di una violenza tutta umana e mai sopita, una violenza che dopo due guerre mondiali si è trasfusa in una guerra civile, politica. La maestra però non si trova e il paese, per continuare a vivere e convivere con il lutto e l’incertezza, si distoglie. In questa distrazione, Martino, il bambino che non è nato nel paese e nemmeno è stato accolto, tagliando per il bosco incrocia un capanno abbandonato, e nel capanno, color della muffa e dorata come il cappello di un fungo, sta la maestra. Il bambino non dice di averla trovata, e la maestra non parla. Ma il bambino torna e la maestra, in fondo, lo aspetta. A partire da fatti reali e racconti di famiglia, articoli di giornali, dicerie e mitologie, Maddalena Vaglio Tanet racconta una storia di possibilità e di fantasmi, di esseri viventi che inciampano in vicende più grandi di loro, e di bambini dei quali – come scriveva Simona Vinci, al suo esordio – non si sa niente, se non che sono gli unici a conoscere quanta realtà ci sia nelle fiabe, quanto amore stia nella paura, e quante sorprese restino acquattate nel bosco.
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