Un autunno d’agosto. Agnese Pini alla Libreria sopra la Penna il 30 giugno

Lucignana il 29/06/2023 - Redazione
Venerdì 30 giugno, alle ore 18.30, Agnese Pini è ospite della Libreria sopra La Penna di Lucignana (Lu), per il festival Little Lucy, a cura di Alba Donati e Pierpaolo Orlando, organizzato da Fenysia – Scuola dei linguaggi della cultura. L’autrice, autorevole firma del giornalismo italiano, ci parlerà del suo libro "Un autunno d’agosto" (Chiarelettere), in dialogo con Massimo Marsili. In questo romanzo Agnese Pini apre lo scrigno dei suoi ricordi in modo toccante e sincero per raccontare attraverso la storia della sua famiglia gli accadimenti della strage nazista di San Terenzo Monti. È una storia di umanità e di amore, perché proprio nei momenti in cui vita e morte sono così vicini, l’umanità emerge più forti che mai. Tenere viva la memoria è il valore più alto di questa scrittura.

Il libro - Estate 1944. Lungo la Linea gotica si consuma la parte più feroce della guerra in Italia, una serie di eccidi orribili per mano dei nazifascisti. A San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini, l’esecuzione accompagnata dal suono di un organetto. Attraverso la storia della sua famiglia, con una scrittura intensa, viva e piena di grazia, una galleria di personaggi che diventano romanzeschi per la forza e l’umanità della narrazione, Agnese Pini ha scritto un grande romanzo civile, con il respiro universale dell’inchiesta-racconto che parla di noi e del presente. “Una storia così” - dice l’autrice - “lascia un segno indelebile nelle famiglie che l’hanno subita, e appartiene a tutti i sopravvissuti e ai figli dei sopravvissuti. È una storia di umanità e di amore perché, soprattutto nei momenti in cui vita e morte sono così vicine, l’umanità e l’amore escono più forti che mai. L’ho sentita raccontare fin da quando ero piccola: la raccontavano mia nonna, mia madre, mia zia, ma per molto tempo ho pensato che fosse un capitolo ormai chiuso della storia d’Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt’altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere. L’ho capito con la guerra in Ucraina, vedendo come certi orrori si perpetuino sempre identici al di là delle latitudini e degli anni. E l’ho capito perché nel nostro paese c’è un periodo, il ventennio fascista, che ancora non riusciamo a guardare con una memoria davvero condivisa. La storia raccontata in questo libro può diventare allora un’occasione per tornare a ciò che siamo stati con una consapevolezza nuova. Del resto la resistenza civile di un paese si può tenere viva solo restituendo verità e dignità al destino degli ultimi. Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio”.

L'autrice - Agnese Pini (Carrara, 1985), giornalista, da agosto 2019 è direttrice de “La Nazione”, prima donna ad aver ricoperto questo ruolo in oltre 160 anni di storia del quotidiano. Da luglio 2022 ha assunto anche la direzione de “il Resto del Carlino”, “Il Giorno” e “Quotidiano Nazionale”. Questo è il suo primo libro.
 
Aggiornamenti e approfondimenti sul programma al sito www.libreriasopralapenna.it e www.scuolafenysia.it
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