Vite deragliate. Tommaso Strambi racconta storie di cronaca sul binario dell’esistenza

Siena il 20/09/2017 - Redazione
Scelte ed errori che fanno “deragliare” la vita, occasioni e incontri che ci lasciano sospesi. Quanto di noi ci appartiene indissolubilmente, quanto è dato dalle porte che si sono aperte o chiuse? Sono domande che si affollano nel nostro quotidiano e in quello dei protagonisti di “Vite deragliate” (MdS Editore), l’antologia di racconti che Tommaso Strambi, giornalista e responsabile della redazione pisana de La Nazione.

La presentazione - Dopo la presentazione al Salone del Libro di Torino con lo scrittore Mauro Corona, giovedì 21 settembre alle ore 18 “Vite deragliate” sarà presentato a Siena, nell’Aula Magna storica dell’Università.  A dialogare con l’autore ci saranno il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi, il direttore de La Nazione e de Il Telegrafo Francesco Carrassi, la radiologa forense dell’Università di Pisa Claudia Giaconi.

Il volume - Da un fatto di cronaca reale l’autore ha costruito questi racconti, accomunati dal fil rouge di improvvisi e repentini deragliamenti esistenziali. Dal cuore della provincia italiana una narrazione che può riguardare ciascuno di noi, all’improvviso, fino a mettere in discussione la vita di personaggi finiti, loro malgrado, sotto l’occhio di bue della cronaca. Ci sono il marito ignaro di aver sposato la postina delle nuove Brigate Rosse, il partner dell’insegnante di Arezzo che organizzava, con una collega, gite erotiche con un gruppo di studenti del liceo in cui insegnava, il giovane manager invaghitosi della donna sbagliata e per questo oggetto di un agguato con l’acido, ma anche il dipendente di una azienda vitivinicola di Montalcino che versa 626 ettolitri di Brunello, passando per l’amministratore di condomini della provincia di Alessandria rincorso dalla società di gestione dei servizi per non aver versato 2 milioni di bollette dei condomini dei palazzi da lui amministrati; c'è poi il ragazzo che ha ucciso una escort nel cuore del centro di Siena, proprio dietro alla storica sede del Monte dei Paschi. Storie in apparenza marginali che Tommaso Strambi ripesca dal taccuino del cronista e riporta all’attenzione del lettore, con uno sguardo inedito e una scrittura, pulita e coinvolgente. Storie che riaffiorano alla memoria da un passato recente, per emozionare come fossero nuove, perché liberata del peso imposto dalle necessità della cronaca. Il linguaggio, denso e partecipe, ci rende la complessità di vite difficili, con speranze, illusioni ed errori che, usciti dalla luce dei riflettori erano destinati  al cono d'ombra dell'oblio.
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