Gran parte della produzione architettonica e degli interventi urbani italiani dei primi decenni del secolo scorso è stata a lungo relegata nel dimenticatoio, e molte personalità attivissime in quel tempo ignorate o sottostimate. E’ anche il caso di Vittorio Mariani, di cui moltissimi documenti, tra disegni e carteggi privati e professionali, sono stati dati a lungo per dispersi. Molto di quel materiale è riemerso nel 2006, ed è stato il punto di partenza della ricerca di Antonietta Rovida e Laura Vigni di cui dà testimonianza il volume “Vittorio Mariani. Architetto e urbanista 1859-1946” (Edizioni Polistampa) che verrà presentato a Siena venerdì 1 ottobre alle ore 17 nella Sala delle Lupe del Palazzo Comunale. Saranno presenti, oltre alle autrici, Giuseppina Carla Romby dell’Università degli Studi di Firenze, Vittorio Franchetti Pardo dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma e Roberto Barzanti, dell’Università degli Studi di Siena.

Il volume - Supportato da una mole di dati provenienti da archivi e istituzioni oltre l’ambito senese, il libro riproduce uno scenario ricchissimo e variegato che, pur lasciando ancora in ombra alcune vicende biografiche, rende evidente un’attività progettistica su scala internazionale, di cui i lavori senesi finora noti costituivano una parziale espressione.

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