Ciao Zeichen, poeta disincantato e sarcastico

Luigi Oliveto

08/07/2016

Luigi Oliveto Se n’è andato un altro protagonista del nostro Novecento letterario, Valentino Zeichen. Poeta disincantato, sarcastico, epigrammatico. Come disse Moravia: «un’eco di Marziale nella Roma contemporanea». Fu da tutti i punti di vista un irregolare. I suoi versi sono studiatamente anti-lirici, mirano ad argomentare, dimostrare. Salvo certi guizzi visionari come quando definisce il treno «una chiusura lampo che fila sui binari». In una intervista di qualche anno fa aveva definito la sua poesia senza speranza, diffidente verso i sentimenti e le loro menzogne. Perciò imbastita di comicità, ironia, precisione.
 
 
Presumibilmente,
sembro un poeta di alta rappresentanza
sebbene la mia insufficienza cardiaca
ha per virtù medica il libro «cuore».
Abito appena sopra il livello del mare
mentre la salute, la ricchezza, la purezza
e gli sport invernali
straziano oltre i mille metri.
Perciò mi ossigeno respirando l’aria
dei paradisi alpini
così arditamente fotografati
dagli scalatori sociali
nonostante la pericolosità dei dislivelli.
 
[“Il poeta” da Poesie. 1963-2014 di Valentino Zeichen]
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Luigi Oliveto

Luigi Oliveto

Giornalista e scrittore. Luigi Oliveto ha pubblicato i saggi: La grazia del dubbio (1990), La festa difficile (2001), Il paesaggio senese nelle pagine della letteratura (2002), Siena d'Autore. Guida letteraria della città e delle sue terre (2004). Suoi scritti sono compresi nei volumi collettanei: Musica senza schemi per una società nuova (1977), La poesia italiana negli anni Settanta (1980), Discorsi per il Tricolore (1999). Arricchiti con propri contributi critici, ha curato i libri: InCanti di Siena (1988), Di Siena, del Palio e d’altre storie. Biografia e bibliografia degli scritti di Arrigo Pecchioli (1988), Dina Ferri. Quaderno del nulla (1999), la silloge poetica di Arrigo Pecchioli L’amata mia di pietra (2002), Di Siena la canzone. Canti della tradizione popolare senese (2004). Insieme a Carlo Fini, è curatore del libro di Arrigo...

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