Mario Luzi poeta. Pelago lo ricorda nel decennale della morte

Bernardo Fallani

11/03/2015

Alla presenza del figlio Gianni e col contributo del direttore responsabile di toscanalibri.it, Luigi Oliveto, l’amministrazione del Comune di Pelago celebra il centenario della nascita e il decennale della morte di un’eccellenza toscana, il poeta Mario Luzi. Per introdurre questa importante giornata utilizzo due ricordi dell’ingegnere Paolo Castaldi raccontati da lui stesso al caffè “Giubbe Rosse” di Firenze, alunno del professor Luzi al liceo scientifico “Leonardo da Vinci” nell’anno scolastico 1955-1956.

In quell’anno uno scherzo che doveva coinvolgere un compagno di classe in realtà coinvolse il professor Luzi che stemperò il tutto con una risata. Il secondo ricordo racconta della reazione misurata e relativizzante di Mario Luzi all’indomani del Nobel sfumato. Questi due ricordi dimostrano come non vi fosse crasi tra il Luzi uomo ed il Luzi poeta, di come all’immensa statura intellettuale corrispondesse immensa statura umana.

Luzi nasce nel 1914, all’inizio di un secolo denso di avvenimenti, alla vigilia dell’inizio di un periodo buio della storia d’Italia, per Luzi abbracciare ed utilizzare la corrente letteraria ctonia che prende il nome dall’Ermete egiziano tre volte Maestro, fu una necessità per tracciare la propria cifra stilistica ed espressiva, per modellare una semantica ed una morfologia verbale nuova, Luzi fu uno dei protagonisti della giustapposizione tra il filone cattolico dell’ermetismo caratterizzato da una chiliastica attesa di una figura salvifica e il filone storicista analogicamente più vicino alla realtà. Un testo fondamentale per la corrente letteraria è “Sentimento del Tempo” di Giuseppe Ungaretti, importante l’elaborazione che scaturì dalle riviste Frontespizio e Solaria, che veicolò nella corrente e nella poetica di Luzi elementi del simbolismo europeo, del surrealismo e dell’esistenzialismo.

Mario Luzi è uomo del dubbio e questa sua importante caratteristica ontologica e artistica si ritrova nei versi della poesia “Fu lento”. “Era vero o invece era illusorio / il salire alla luce del nero, della materia?”.

Il convegno, inserito nella programmazione di appuntamenti Risvegli di primavera, si era aperto con la lettura di alcune poesie di Luzi da parte dell'associazione Donne in cammino.

*Intervento introduttivo di Bernardo Fallani, assessore alla cultura al Comune di Pelago (Fi)

 

Leggi: Mario Luzi e il suo universo lirico di Luigi Oliveto

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