23/06/2015
In questi giorni una consistente guarnigione di ragazzi giunti al termine del loro ciclo di studi superiori, si è chinata sui banchi di scuola a rimuginare, tra le altre cose, le pagine de “Il sentiero dei nidi di ragno”, romanzo d’esordio (1947) di Italo Calvino, ambientato al tempo della seconda guerra mondiale e della Resistenza partigiana. Un racconto neorealista svolto dal punto di vista di un ragazzino, escamotage che consente all’autore di narrare il vero contaminandolo al mito e al fiabesco. Anche per Pin, il giovanissimo protagonista, è un esame di maturità. E bella è la lezione che si ricava dalle parole del partigiano Kim: “Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano”. Come sappiamo, assai oltre il libro degli inizi giunse Calvino: per la particolarità del suo stile, per la padronanza degli artifici narrativi uniti ad una scrittura tra le più nitide ed eleganti della prosa del Novecento.
Quest’anno, peraltro, ricorrono 30 anni dalla sua morte, avvenuta a Siena nella notte tra il 18 e 19 settembre 1985, allorché nella memoria di dolore dell’antico spedale di Santa Maria della Scala andò a iscriversi anche la fine della vicenda umana dello scrittore ligure. Era stato ricoverato d’urgenza a seguito di una emorragia cerebrale. L’ictus lo aveva colto nella sua casa di Castiglione della Pescaia mentre stava lavorando alle “Lezioni americane”. A chi in ospedale lo accudiva trovò il modo di dire che non sapesse dove si trovava, ma che l’atmosfera che respirava gli pareva quella di Siena. La città – aveva scritto una volta – “le cui immagini sono così soverchianti e prepotenti da non lasciare un margine di spazio e di silenzio”.
Chissà per quali “destini incrociati”, Calvino (nato a Santiago de Las Vegas, Cuba, nel 1923) sarebbe dovuto morire a Siena. Forse perché Siena poteva benissimo somigliare a qualcuna delle sue immaginarie “Città invisibili”. Opera che oscilla tra il racconto filosofico e quello fantastico-allegorico e che, non a caso, Pietro Citati ebbe a definire “parabola morale e allegoria metafisica”. Città invisibili e di sogno in cui la complessità del mondo e dei suoi accadimenti si trasfigura in rarefatti luoghi mentali, svincolati dal tempo e dallo spazio.
Quando proprio in quel libro si va a leggere il capitolo dedicato alla città di Zaira, a tratti sorge spontanea la vista di Siena: “Inutilmente magnanimo Kublai, tenterò di descriverti la città di Zaira dagli alti bastioni. Potrei dirti di quanti gradini sono le vie fatte a scale, di che sesto gli archi dei porticati…; ma so già che sarebbe come non dirti nulla. Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato...”. La rappresentazione fantastica del luogo prosegue e alimenta ancora una coincidenza di vedute e percezioni con la città del Palio: “di quest’onda che rifluisce dai ricordi la città s’imbeve come una spugna e si dilata”. E avverte infine il raccontatore: “Una descrizione di Zaira quale è oggi dovrebbe contenere tutto il passato di Zaira. Ma la città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, virgole”.
Suscita forte emozione rileggere questa pagina e immaginare Calvino, dietro gli “alti bastioni” del Santa Maria della Scala, perso in un sonno che non conobbe risveglio. Le suggestioni letterarie vanno a sovrapporsi al ricordo di quando si diffuse la notizia che l’autore del “Barone rampante” era deceduto. Forse in pochi notarono la concomitanza. Sui tetti di Siena volava una coloratissima mongolfiera. E fu davvero inevitabile non pensare al calviniano Cosimo di Rondò che per sfuggire a una punizione si rifugia su un albero e si costruisce, per conto suo, un mondo aereo. Sceglie una modalità ostinata e bizzarra per osservare dall’alto quanto accadesse sulla terra. Così trascorrerà tutta la sua vita, finché in punto di morte, si aggrappa alla fune di una mongolfiera e scompare attraversando il mare: “L’agonizzante Cosimo, nel momento in cui la fune dell’ancora gli passò vicino, spiccò un balzo di quelli che gli erano consueti nella sua gioventù, s’aggrappò alla corda, coi piedi sull’ancora e il corpo raggomitolato, e così lo vedemmo volar via, trascinato nel vento, frenando appena la corsa del pallone, e sparire verso il mare...”. Qualcosa di molto simile accadde a Siena il 19 settembre del 1985.
Scrivi le tue impressioni e i commenti,
verranno pubblicati il prima possibile!
Giornalista e scrittore. Luigi Oliveto ha pubblicato i saggi: La grazia del dubbio (1990), La festa difficile (2001), Il paesaggio senese nelle pagine della letteratura (2002), Siena d'Autore. Guida letteraria della città e delle sue terre (2004). Suoi scritti sono compresi nei volumi collettanei: Musica senza schemi per una società nuova (1977), La poesia italiana negli anni Settanta (1980), Discorsi per il Tricolore (1999). Arricchiti con propri contributi critici, ha curato i libri: InCanti di Siena (1988), Di Siena, del Palio e d’altre storie. Biografia e bibliografia degli scritti di Arrigo Pecchioli (1988), Dina Ferri. Quaderno del nulla (1999), la silloge poetica di Arrigo Pecchioli L’amata mia di pietra (2002), Di Siena la canzone. Canti della tradizione popolare senese (2004). Insieme a Carlo Fini, è curatore del libro di Arrigo...
Già nel 2022, con il libro reportage “Mediterraneo”, Caterina Bonvicini aveva raccontato cosa accada realmente sulle navi umanitarie in soccorso dei migranti, che...
Per affermare ‘qui sono a casa mia’ occorre che un luogo, una patria coincidano con la sensazione di sentirsi ‘giusti’ in quel luogo. Insomma, sentirsi ‘a...
Con nobili argomenti, i figli di Gabriel García Márquez hanno deciso che “Ci vediamo in agosto”, romanzo lasciato inedito dal padre, venisse pubblicato. Così...
La vecchiaia è una bizzarra stagione. Ha fiato corto per pronunciare la parola futuro; e per dirsi viva, stipa nel presente mucchi di ricordi, cianfrusaglie di tempo andato....
Disse Philip Roth che, in quanto romanziere, aveva dovuto sottoscrivere un patto in cui era previsto rivisitare in continuazione la memoria. Ha ottemperato a questo accordo anche Giulia...
L’ipertrofia dell’io colpisce il 99% dei maschi. Non inganni quell’uno per cento che ne parrebbe immune: sono solo individui bravi a camuffare la patologia. Il maschio,...
Il romanzo di Thomas Schlesser, “Gli occhi di Monna Lisa”, è diventato un caso editoriale. Già pubblicato in una ventina di paesi, è ora in libreria...
Gli amori eterni per essere tali devono restare inespressi. Amori a senso unico, non dichiarati, platonici, a distanza. È l’amor de lonh, “l’amore di lontano”...
Anna Maria Ortese (1914-1998) seppe dare di Napoli folgoranti descrizioni in cui la cronaca e lo spaccato antropologico vanno spesso a trasfigurarsi in favola. Nella raccolta di novelle...
Cambio casa, cambio vita. Di questo tratta il romanzo “A casa” della scrittrice tedesca Judith Hermann, ottimamente tradotto da Teresa Ciuffoletti per l’editore Fazi....
“Oggi mamma stende tanti panni in giardino e canta”. La frase che leggiamo nelle prime righe del libro di Mirko Zilahy “Nostra signora delle nuvole” (HarperCollins)...
“Lettere a una fanciulla che non risponde”. Dietro a un titolo che evoca odorose pagine di romanzo rosa, Davide Orecchio ha concepito un gioco narrativo – un gioco...
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 79° Anniversario della Liberazione, si è recato a Civitella in Val di Chiana per ricordare l’eccidio del 29...
Civitella In Val Di Chiana il 26/04/2024 - Redazione
Tutto pronto per la terza edizione del Festival culturale Lucca Città di Carta che si apre ufficialmente sabato 27 aprile alle ore 10.15 con il taglio del nastro al Real Collegio, location...
Lucca il 26/04/2024 - Redazione
L’uomo, il medico, l’impresa: tre aspetti indissolubili, tre punti di vista per inquadrare la figura di Manfredo Fanfani (1922-2020), vero e proprio pioniere della sanità privata...
Firenze il 26/04/2024 - Redazione
Leggere per aprire le menti, ascoltare per parlare, conoscere per includere, imparare per tramandare, sentire per ascoltare, giocare leggendo per formare. Da queste parole nasce “Il Libro...
Trequanda il 26/04/2024 - Redazione