Castiglione d’autore, secondo appuntamento il 9 luglio con i racconti colorati di Sasha Perugini

il 07/07/2010 - Redazione

Più che un libro sembra un dipinto; un quadro composto da 17 racconti a colori in ordine cromatico. S’inizia con Luce in cui il protagonista s’interroga sulla labilità delle percezioni, per arrivare al Nero, storia di un chimico il cui compito é preservare gli standard delle tonalità dei filati di un laboratorio di arazzi. Più che storie, sono fotografie, scatti di quotidianità in cui il colore è metafora dell’intimità percettiva ed emotiva. Ecco Variazioni cromatiche, il nuovo libro di Sasha Perugini, protagonista venerdì 9 luglio (ore 18,30. Terrazza sul mare dell’ex bagno Maristella, lungomare di via Roma) del secondo appuntamento con Castiglione d’autore, la rassegna organizzata dal Comune di Castiglione della Pescaia.

Il libro - Quali colori hanno il dolore, il sollievo, il desiderio, il rimpianto, l’amore, l’odio, la rabbia? Questo libro è la dimostrazione che si può dipingere anche con la penna. “Anni fa, scrissi un racconto triste e cupo e lo intitolai “Nero” – racconta Sasha -. In quel momento mi resi conto che la comunicazione attraverso i colori era uno dei linguaggi più creativi, variegati e variabili che avessi sperimentato. Allora ho iniziato ad interessarmi alla teoria della percezione dei colori ed alla teoria della catalogazione dei colori per il web. Così ho scritto diciassette storie per diciassette colori. Ogni racconto non è altro che una piccola foto, a colori appunto, di attimi di vita dei protagonisti, in cui avviene un piccolo evento che passa inizialmente inosservato ma che permette sviluppi interessanti. Il colore è una metafora per la complessità della comunicazione delle emozioni e, quando la comunicazione non avviene, della solitudine”. La prefazione è del giornalista Umberto Cecchi.

L’autrice - Sasha Perugini, nata a Siena da madre belgradese e padre senese, si è laureata in lingue e letterature straniere. Partita per una vacanza di tre settimane negli Stati Uniti c’è rimasta per cinque anni dove, fra le altre cose, ha preso un dottorato in Theatre Studies alla Tufts University di Boston. In contemporanea ha iniziato a insegnare recitazione e storia del cinema italiano nella stessa Università. Al rientro in Italia varie esperienze professionali e artistiche tra cui un ruolo da comprimaria nel film Kairos e Kronos con Ivan Cattaneo e Johnson Righeira. Nel 2002 è approdata all’Università di Siena come manager didattico. È in questo periodo che esordisce con il suo primo libro, Intimo Abbecedario e arriva seconda al premio poesie 2004 dell’Università di Firenze. Dopo Siena, due anni a Roma, come vicedirettore di un programma statunitense di studi internazionali e attualmente lavora a Prato come centre manager per la sede europea dell’università australiana Monash University. Al suo dodicesimo trasloco, vive a Santa Brigida, sulle colline fiorentine.

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