Gli artigiani raccontano Firenze. 60 anni di vita cittadina

il 06/04/2010 - Redazione

“La Firenze del futuro? Non lo sa neanche mago Merlino come sarà”, è stata la battuta del sindaco Matteo Renzi, intervenuto alla presentazione del libro per il sessantesimo anniversario della Confartigianato, a chi gli chiedeva una previsione sulla città dei prossimi anni. Nello storico auditorium de La Nazione, in piazza Beccaria, oltre al sindaco c’erano Giuseppe Mascambruno e Mauro Avellini, direttore e vice de La Nazione, Mauro Fancelli presidente Cna Firenze, Vasco Galgani presidente Camera di Commercio di Firenze, Giovanni Gentile presidente Confindustria Firenze, Nico Gronchi, presidente Confersercenti Firenze, Alessandra Signori presidente Confcommercio Firenze. E, naturalmente, Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze, e ideatrice del libro “La mi’ Firenze. 1949-2009: Confartigianato racconta la città” (Edizioni Polistampa). A lei il direttore Giuseppe Mascambruno ha consegnato una targa ricordo e il libro dei 150 anni de La Nazione, poi, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza degli artigiani per una città come Firenze, “perché - ha detto - senza le loro botteghe, la città non sarebbe la stessa. La crisi internazionale e il crollo clamoroso e repentino di grandi stelle della finanza - ha continuato - hanno contribuito a far riscoprire il valore dell’imprenditoria dalle piccole dimensioni ma, spesso, dalle grandi intuizioni”.

Sei decenni di vita fiorentina - Il volume racconta così sei decenni di vita cittadina per voce di alcuni dei suoi più illustri cittadini. Sei interviste ognuna delle quali aiuta a ripercorrere, simbolicamente, un decennio. Si parte dagli anni cinquanta, con Ettore Bernabei, “Dalla rinascita all’avanguardia”; gli anni sessanta, “Tra grandi gioie e infinite tristezze”, dalle parole dello storico Franco Cardini; gli anni settanta, “Una città ironica e di moda”, visti con gli occhi del numero 10 per antonomasia della Fiorentina e della Nazionale, Giancarlo Antognoni. Gli ultimi trent’anni del capoluogo toscano sono poi raccontati, rispettivamente, da Cesara Buonamici, giornalista del Tg5, la cantante Irene Grandi e, infine, dall’attuale primo cittadino Matteo Renzi.

Le immagini - Attraverso le pagine e le parole di alcuni dei protagonisti della vita fiorentina, si può così ripercorrere alcune delle tappe più significative della storia di questa città. Ma il lettore potrà anche ammirare le tante riproduzioni fotografiche di pregio pubblicate: le immagini di Giorgio La Pira che consegna le chiavi degli appartamenti all’Isolotto, la città sommersa dalle acque dell’Arno nel 1966, la veduta dal Ponte all’Indiano in costruzione nel 1974, le immagini della strage dei Georgofili nel 1993 e tante altre che aiutano a ricordare e riflettere. Certamente non possiamo sapere come sarà la Firenze del futuro e "nemmeno mago Merlino" può aiutarci. Però sappiamo cosa è stata. E questo dovrebbe aiutare a capire la strada da intraprendere.

Chiara Masini

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