In bianco e nero o a colori; disegnate o impresse su un rullino. Forse le immagini sono capaci ancor più delle parole di raccontare un territorio attraverso le emozioni e le sensazioni che suscitano, sia che si tratti di stampe d’epoca che di fotografie artistiche. Capace di rendere una Firenze intima e per certi versi inedita è il volume “Franco Bellato. Firenze della memoria” (edizioni Polistampa, pp. 156, € 26), che custodisce scatti in bianco e nero di posti noti del capoluogo toscano. Ma non ci sono effetti speciali né scorci esclusivi; si tratta di edifici e scenari fermi nel tempo, deserti di mezzi e persone. L’intento degli autori è infatti quello di restituire sentimenti, emozioni e ricordi di una persona come Franco Bellato che ha amato Firenze e che qui ha vissuto. Una pubblicazione significativa che offre la sensazione di visitare una sorta di museo immaginario capace di presentare i tanti volti della città del Palio è “Iconografia di Siena. Rappresentazione della città dal XIII al XIX secolo” (Edimond, pp. 402, € 90), di Roberto Barzanti, Alberto Cornice ed Ettore Pellegrini. Si tratta di un prestigioso repertorio di immagini di Siena comprendente riproduzioni di quadri e affreschi, tavole, bassorilievi, disegni, incisioni e acquerelli a partire dal sigillo della prima metà del ‘200 fino al foglio di taccuino di Le Corbusier abbozzato ai primi del ‘900. Si distingue poi per originalità “00001735.tif” (Protagon Editori, pp. 112, € 25) di Federico Pacini, vincitore del secondo premio agli IPA – International Photography Awards. Il libro-album contiene architetture della fotografia piuttosto che foto di architetture, con una chiave di lettura alternativa che permette di conoscere meglio la Siena contemporanea. Ricco di immagini fotografiche suggestive è infine “La terra e i segni. Immagini delle colline pisane” (Pacini Editore, pp. 76, € 24). L’Autore, Mauro Beldramme, coglie il rapporto tra l’immagine prescelta ed il mistero dell’ambiente in cui farla rivivere. Tutte le tavole hanno quindi il potere di offrirci la pace di un mondo che va scomparendo, con le sue armonie ed i suoi silenzi.

Simona Trevisi

Articolo pubblicato su Toscana Tascabile di marzo