Fu la sede dei fascisti della Repubblica Sociale, dove si interrogavano e torturavano gli antifascisti arrestati e da dove partivano i reparti della Guardia Nazionale Repubblicana per i rastrellamenti e le conseguenti fucilazioni dei partigiani. Quella che oggi viene ricordata come l’ex Casermetta di via Malavolti a Siena è oggi un luogo oltre modo simbolico dove coltivare e tramandare la memoria dell’opposizione al fascismo. È qui, infatti, che nel 2007, grazie all’impegno dell’Istituto Storico della Resistenza Senese, sono state aperte le Stanze della Memoria, un itinerario che ripercorre la storia di Siena dall’inizio del novecento fino alla Liberazione, focalizzando i temi cruciali del fascismo e della resistenza. Le Stanze della Memoria vogliono quindi essere una finestra che si affaccia su un panorama storico da cui trarre motivi di riflessione per un impegno civile sempre rinnovato, che ampli i concetti di libertà e giustizia sociale conquistati dagli uomini e dalle donne protagonisti di quelle tormentate vicende. E partendo dal presupposto che la memoria storica va di pari passo con la formazione e l’informazione, uno dei principali impegni dell’Istituto Storico della Resistenza Senese è di fare delle Stanze delle Memoria uno spazio-laboratorio dedicato in primo luogo agli studenti per far conoscere uno dei pezzi di storia senese tra i più intensi e drammatici ma allo stesso tempo di eccezionale slancio popolare verso traguardi di emancipazione sociale e libertà. La narrazione è scandita, stanza per stanza, per mezzo di gigantografie, manifesti e documenti; a fare da guida una voce che fornisce le coordinate storiche necessarie e che viene alternata con schegge di fonti orali e brani di musica. Su un monitor è poi possibile consultare un’essenziale banca dati contenente foto, documenti, ritagli di giornale e una linea cronologica di riferimento. Delle tredici, le Stanze che raccontano l’orrore delle leggi razziali, la guerra, la distruzione e la lotta partigiana sono senza dubbio le più impattanti a livello emotivo. L’ultima Stanza è chiaramente quella della Liberazione e della rinascita della vita sociale e politica. Proiettate le immagini dei senesi che festeggiano il 3 luglio del 1944, l’ingresso delle truppe francesi.
Simona Trevisi
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