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Cultura della terra in Toscana. Mezzadri e coltivatori diretti nell’arte dell’800 e 900

€ 20,00

Casa Editrice: Fondazione Terre Medicee

Anno: 2009

N. Pagine: 260

Formato: 22x24

L’immagine della campagna toscana, ripercorsa alla luce del complesso fenomeno della mezzadria, consente infatti di tracciare un’attenta analisi della vita e dei costumi delle popolazioni rurali della regione, attraverso l’affascinante intreccio dei molti e talora conflittuali filoni iconografici che ne hanno fissato, nella memoria collettiva, la sua antica bellezza e, conseguentemente, il suo mito. Con l’aprirsi del Novecento, il percorso della mostra – cadenzato per la prima volta anche da un significativo gruppo di sculture eseguite, solo per citare alcuni nomi, da artisti del calibro di Libero Andreotti, Bruno Innocenti, Quinto Martini, Romano Romanelli e Raffaello Salimbeni), si allarga a documentare anche il paesaggio della costa tirrenica e i gesti degli umili protagonisti che lo popolano. Straordinari riflessi di una vicenda storica che doveva trovare la propria conclusione sullo scorcio degli anni Quaranta – e che infatti segnano obbligatoriamente anche il limite cronologico dell’odierna esposizione – quando il fenomeno della mezzadria si dissolse in seguito ad una fredda legge emanata dal Parlamento Italiano il 3 maggio 1982..

(Il libro è stato pubblicato da Pananti Editore- Pisa)

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