Arte, enogastronomia, saggistica, narrativa. Ecco i libri più venduti su toscanalibri.it nel 2018

il 31/12/2018 - Redazione
Ultimo giorno dell’anno, tempo di bilanci. E allora non possiamo non parlare dei libri che, nel corso de 2018, sono stati i più venduti su toscanalibri.it, spaziando tra arte, enogastronomia, saggistica, narrativa.
 
Per quanto riguarda l’arte ha riscosso successo il saggio di Mario AscheriAmbrogio Lorenzetti e Siena nel suo tempo” (Nuova Immagine Editrice), pagine che portano il lettore nel mondo di Ambrogio Lorenzetti, nella Siena di prima metà del Trecento, e propongono una nuova lettura del suo celebre ciclo sul Buongoverno mettendolo in connessione con la Maestà di Simone Martini che domina il grande salone accanto, a Palazzo Pubblico, sede del Comune di Siena.
 
Due sono poi i libri enogastronomici che più hanno catturato l’attenzione. Il primo è “Novelle in tavola. Ricette di Toscana” (Effigi Edizioni) di Rosalda Bologni, un ricettario nato dal desiderio di mantenere viva la tradizione enogastronomica e culturale legata alla convivialità della Toscana, delle colline senesi, del Valdarno e della Maremma grossetana. Delle ricette, alcune sono tramandate storicamente, altre invece, pur affondando le proprie radici nelle abitudini locali, vantano origini fantastiche e si propongono di divertire soltanto, come fossero un gustoso passatempo di lettura da fruire mentre si aspetta che i cibi del ricettario si cuociano e i piatti siano pronti da portare in tavola. Il secondo libro è invece “Ricette di integrazione" (Pacini Fazzi Editore), pubblicato a conclusione di un progetto curato dagli alunni della classe VB dell’Istituto Tecnico per il Turismo di Lucca (aa 2016-1017). Partendo da piccole convivialità – si tratta di una classe multietnica con studenti di origine marocchina, albanese, rumena, eritrea, tunisina, kosovara e anche di varie regioni italiane - il gruppo ha così dimostrato che le differenze etniche, culturali, sociali possono diventare una risorsa per tutti arricchendo la cultura del proprio paese.
 
In questa nostra classifica c’è spazio anche per la saggistica. Tra i volumi più venduti c’è “La bella giovinezza. Sillabari per millennials”  (primamedia editore) in cui Francesco Ricci, partendo da cinquanta parole chiave, costruisce altrettanti brevi saggi, frammenti di un universo, quello giovanile, che in questo inizio di terzo Millennio pare avere mutato in profondità, rispetto al passato, stili di vita, comportamenti, idee, percezioni, aspettative, dipendenze, interessi, al punto che non pochi sono tra gli psicologi e i sociologi coloro che parlano di un vero e proprio strappo generazionale, di un’autentica mutazione antropologica. L’autore, docente e critico letterario, attraverso veloci incursioni nel campo della letteratura, della musica, della cronaca, e, soprattutto, alla luce della sua esperienza di insegnante liceale, cerca di fare luce sull’adolescenza e sulla post-adolescenza, convinto che dinanzi alla crisi e al disagio dei nostri ragazzi nessuno può dirsi innocente, né la scuola né la famiglia né il potere politico.
 
Non potevano poi mancare due libri per grandi e piccini conditi con un pizzico di magia.  Il primo è “L'orologio e l'incantesimo del tempo” (Tipografia Senese), fiaba senza età scritta da Daniela Lotti per aiutare i bambini di Amatrice. Il protagonista principale del racconto è Doroty, l'orologio della torre di Amatrice. Mentre Pendula è il paesino immaginario che ospita i personaggi della storia: la bambina folletto di nome Speranza ed il suo fidato amico a quattro zampe Leo, il Sindaco Verdecampi, il riccone Don Tirchiotto e tanti altri. Fantasia mista ad un pizzico di magia trasformeranno l'avventura dei personaggi in una fiaba agrodolce. È proprio questo il sapore che lascia in bocca questa novella. Una scuola, un paese, un terremoto, vite spezzate e tanta desolazione lasciano al lettore un velo di tristezza, ma se vero è il detto “la speranza è l'ultima a morire”, i protagonisti saranno in grado di ribaltare la situazione con un inaspettato colpo di scena. L’altro libro è invece “Draghi, Streghe e Fantasmi della Toscana (Il Pozzo di Micene) in cui Matteo Cresti documenta un ricchissimo patrimonio di leggende che raccontano di creature immaginarie, dragoni, spettri, fattucchiere, serpenti giganteschi, sortilegi, santi impavidi e cavalieri valorosi della grande tradizione popolare e contadina. Si va dal Basilisco all’arcidiavolo Belfagor, dal fantasma di Pia de’ Tolomei a quelli delle battaglie di Montaperti e di Campaldino, dalla Busdraga al drago sconfitto da San Donato ad Arezzo, dal rospo gigante ammansito da San Francesco vicino alla Verna alla nobile lucchese Lucida Mansi che strinse un patto col demonio. E, ancora, dal misterioso Serpente Regolo al mostro che si nasconde nel Lago dell’Accesa, dalla Volpe d’Oro al diavolo che costruì un ponte sul fiume Serchio, dalla Scabodda che ruba i dolciumi ai bimbi fino alla strega Trentacanna. Fantasmi, anime senza pace, dimore infestate, vecchie streghe, maghe ammaliatrici, demoni tentatori, draghi velenosi e diavoli gabbati disegnano sul territorio della Toscana una geografia di affascinanti novelle. Lasciatevi rapire dalla magia di questi racconti e dei fantasiosi disegni che li illustrano e concedetevi un appassionante viaggio alla scoperta delle più belle leggende toscane.
 
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