L’arte di legare le persone e “guardare l'abisso con gli occhi degli altri”. Se ne parla con Paolo Milone

Firenze il 25/02/2021 - Redazione
A detta di Nicola Lagioia, Paolo Milone ambienta a Genova un romanzo unico che parla di malattia mentale; duecento pagine tra le più belle, inusuali e poetiche degli ultimi anni. Il libro, “L’arte di legare le persone” (Einaudi), verrà presentato venerdì 26 febbraio alle ore 18.30 in diretta sulla pagina Facebook di Libraccio. Dialoga con l’autore Fulvio Paloscia di La Repubblica.

Il libro
- Quante volte parliamo dei medici come di eroi, martiri, vittime... In verità, fuor di retorica, uomini e donne esposti al male. Appassionati e fragili, fallibili, mortali. Paolo Milone ha lavorato per quarant'anni in Psichiatria d'urgenza, e ci racconta esattamente questo. Nudo e pungente, senza farsi sconti. Con una musica tutta sua ci catapulta dentro il Reparto 77, dove il mistero della malattia mentale convive con la quotidianità umanissima di chi, a fine turno, deve togliersi il camice e ricordarsi di comprare il latte. Tra queste pagine cosí irregolari, a volte persino ridendo, scopriamo lo sgomento e l'impotenza, la curiosità, la passione, l'esasperazione, l'inesausta catena di domande che colleziona chiunque abbia scelto di «guardare l'abisso con gli occhi degli altri».

L’autore - Paolo Milone, psichiatra, è nato a Genova nel 1954. Ha lavorato in un Centro Salute Mentale e poi in un reparto ospedaliero di Psichiatria d'urgenza. Nel gennaio 2021 pubblica il suo primo libro: L'arte di legare le persone (Einaudi).
 
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