L'ultimo Novecento. Da Karol Wojtila a Romeo Anconetani, tre decenni di storia di Pisa e d'Italia

Pisa il 30/12/2020 - Redazione
Ci sono Karol Wojtyla e il momento delle epocali scuse a Galileo Galilei, i premi Nobel Carlo Rubbia Rita Levi Montalcini; c’è l’ultimo Keith Haring al lavoro al murale Tuttomondo. E poi la tensione degli anni di piombo, il caso Sofri e, più avanti, l’angoscia per il rapimento del piccolo Augusto De Megni o la commozione per l’arrivo dei bambini di Chernobyl. E c’è molto altro ancora, persino una inaspettata retrospettiva dedicata alla squadra del Pisa e agli anni del suo indimenticabile e leggendario presidente Romeo Anconetani. Con “L’ultimo Novecento. Pisa: eventi e personaggi di un fine secolo”, Pacini Editore torna a raccontare un altro periodo della storia recente della città di Pisa (e d’Italia) attraverso il catalogo che accompagna la tradizionale mostra che il Museo di Palazzo Blu ogni anno allestisce con una selezione di fotografie tratte dallo sterminato Archivio Frassi, storico foto-reporter de La Nazione, di proprietà della Fondazione Pisa. Il libro sarà presentato al Pisa Book Festival che si terrà dal 3 al 6 dicembre, in diretta sui canali Youtube e Facebook della manifestazione.
 
Il volume - Si tratta del quarto volume della serie dei cataloghi delle mostre fotografiche dedicate a eventi e decenni della città, corredati ogni volta dalle prefazioni di importanti personaggi che li vissero direttamente, come Massimo D’Alema e il filosofo Remo Bodei. Questa volta sarà Enrico Letta, pisano doc, ex Presidente del Consiglio, e testimone della storia politica e sociale degli ultimi decenni del Novecento cittadino, a firmare la prefazione del catalogo, la cui presentazione è di Cosimo Bracci Torsi della Fondazione Pisa. Nel volume appena pubblicato e acquistabile in libreria e sul sito intenet di Pacini Editore, al racconto per immagini si affiancano i saggi del giornalista Giuseppe Meucci e dello storico dell’arte Stefano Renzoni, curatori della mostra fotografica di Palazzo Blu. “L’ultimo Novecento. Pisa: eventi e personaggi di un fine secolo” è un affascinante percorso fotografico in tre decenni, tra i ‘70 e i primi ’90, che segnano la storia di Pisa e si intrecciano con la storia d’Italia. Copertina del volume - e anche icona della mostra inaugurata e momentaneamente sospesa a Palazzo Blu – è Keith Haring che firma uno dei suoi ultimi capolavori, Tuttomondo, nel giugno 1989. Moltissimi gli altri personaggi di rilievo internazionale ritratti a Pisa, nelle foto di Frassi in occasioni e momenti che hanno fatto cronaca e sono entrati nella storia d’Italia. Come la visita a Pisa di Karol Woityla, il 22 settembre 1989, o le operazioni per il salvataggio della Torre Pendente, la cui pendenza era minacciosamente aumentata e portò alla chiusura del monumento e alla nascita di una task force internazionale. “Nell’ultimo scorcio del secolo scorso, quello che inizia con gli anni Settanta e si conclude con il nuovo millennio –, spiega Giuseppe Meucci – Pisa vive una stagione intensa, ricca di eventi che hanno un’eco che si allarga nel mondo, come l’allarme per la stabilità della Torre Pendente oppure il casuale e clamoroso ritrovamento archeologico vicino alla stazione di San Rossore delle straordinarie navi antiche datate fra il II a.C e il IV d.C.”. Meucci si sofferma anche sul mutamento urbanistico e sociale che segnò la città in quei decenni di fine Novecento, che portò alla lenta e definitiva scomparsa dei negozi di tradizione e alla nascita di “un grande ‘campus’ concentrato nel centro storico e nei dintorni”. Vivacissimo e denso di aneddoti e leggende sul grande Pisa di Romeo è il saggio in cui Stefano Renzoni ripercorre gioie e dolori di una stagione sportiva irripetibile. “Anconetani – spiega Renzoni – sollecitò la ripresa di un orgoglio cittadino che ben presto travalicò le tribune dell’Arena per diventare il segno, il destino, di una intera comunità. Su di lui nacquero leggende metropolitane meravigliose. Fece venire a Pisa giocatori diventati poi eroi mitologici, grazie ad un fiuto calcistico che aveva del portentoso”. Memorabile, fra le ‘intemerate’ dell’ineffabile presidente la proposta che, “a dirla oggi allo stadio ti rincorrerebbero fino a chissà dove – commenta Renzoni –: propose di sciogliere il Pisa e il Livorno in una nuova grande squadra (Pisorno), che avrebbe giocato in un nuovo stadio, posto a metà tra le due città. Non se ne fece di nulla, ma a ripensarci oggi sembra di sognare”.
 
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