La balestra. Massimo Baldocchi ricostruisce origini e uso di un’arma ricca di storia

Lucca il 12/07/2019 - Redazione
Ad defensionem instrumentum aptissimum. Origini ed uso di un'arma ricca di storia. È questo il sottotitolo del volumetto “La balestra” (Pacini Fazzi editore), in libreria da oggi, proprio in occasione della festa di San Paolino, Patrono di Lucca, giornata che tradizionalmente si conclude con il Palio della balestra. Autore è Massimo Baldocchi, una delle colonne portanti della Compagnia dei Balestrieri nella quale ricopre l'incarico di Cancelliere e Vicario e della quale Giorgio Serafini è Presidente e Gonfaloniere.

Il libro - Arma nobile e antica, il volume ne ripercorre le origini e la storia dal Medioevo ai giorni nostri, in Italia e nel mondo, per poi focalizzarsi sull'uso a Lucca, oggi legato quasi esclusivamente all'esercizio di rievocazione storica che trova proprio nel Palio lucchese la sua esaltazione. “Il moderno Palio – scrive Baldocchi – è qualcosa che va al di là della pura e semplice gara di abilità: è il desiderio di poter rivivere quel passato di gloria e di civiltà che rese grande la città portandole una fama che andava al di là dei suoi confini. Per questo motivo ogni anno il 12 luglio, quando gli ultimi raggi del sole baciano la città, colorando di rosso i suoi tetti e le fronde degli alberi delle sue Mura, le vie e le piazze risuonano del rullare dei tamburi della Compagnia dei Balestrieri che, con il loro rombo, accompagnano l'incedere solenne dei balestrieri desiderosi di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto la magia che irradia ancor oggi dalle loro splendide armi”.
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