Parole del mare e la prima traduzione in cinese della Divina Commedia. Tornata accademica alla Crusca il 26 ottobre

Firenze il 25/10/2021 - Redazione
Martedì 26 ottobre, nella Villa medicea di Castello a Firenze, riprendono le iniziative in presenza dell’Accademia della Crusca. Alle ore 12 verrà presentata ufficialmente quella che potrebbe essere una delle più significative, se non la maggiore novità dell’anno dantesco che si avvia alla conclusione: più versioni di una traduzione cinese versificata della Divina Commedia, la prima traduzione cinese integrale e in versi del Poema dantesco. Opera non, come sarebbe lecito pensare, di un cinese, ma, sorprendentemente, di un italiano, del toscano (di Fossato di Cantagallo) Agostino Biagi (1882-1957): frate francescano, in Cina come missionario ai primi del Novecento, poi, tornato in Italia e uscito dall’ordine, pastore evangelico ad Avellino e a Genova, antifascista della prima ora, insegnante di cinese e altre lingue in diverse scuole d’Italia, Biagi ha dedicato buona parte della sua vita a questa straordinaria traduzione, tornata alla luce tra le carte di famiglia di sua pronipote, l’on. genovese Mara Carocci, già parlamentare del Partito democratico. Ora, grazie alla liberalità dell’on. Carocci, che ne ha fatto dono alla Crusca, la traduzione della Commedia, insieme ad altre carte e traduzioni in cinese e dal cinese all’italiano del Biagi, viene messa a disposizione dei dantisti e dei sinologi, che hanno già cominciato a prenderne visione con ammirazione e stupore. L’Accademia della Crusca, ricevendo con gioia e compiacimento le carte Biagi, ringrazia vivamente l’on. Carocci per il dono prezioso, fatto con spontanea liberalità, allo scopo di assicurare all’opera lunga e tenace del suo congiunto l’attenzione e la considerazione che merita e che non aveva potuto avere durante la faticosa esistenza del suo autore.
 
Alle 14.30 ci sarà poi la presentazione al pubblico della nuova pala dell’Accademica Paola Manni (Chiara), il cui motto, tratto dalla Commedia, Par. XIV 40, è “La sua chiarezza séguita l’ardore”. Alle ore 15.00 la tornata accademica intitolata Parole del mare da Gibilterra al Mar d’Azov: l’Atlante Linguistico Mediterraneo. Con questo incontro L’Accademia della Crusca vuole contribuire al rilancio dei lavori dell’Atlante Linguistico Mediterraneo, fondato alla fine degli anni Cinquanta da Gianfranco Folena con altri illustri linguisti, tra i quali Manlio Cortelazzo che fu prima segretario e poi direttore dell’impresa. La ricerca lessicale dell’ALM è di speciale interesse proprio perché riguarda il patrimonio linguistico e culturale tradizionale relativo al “sapere” del mare nella complessità di pratiche integrate (navigazione, tecniche di pesca, conoscenza del pescato, ecc.). Si tratta della prima impresa geolinguistica che ha per tema il lessico specifico di un mestiere e che prende in considerazione l’intero bacino del Mediterraneo, visto come area plurilingue, ma tuttavia unitaria dal punto di vista culturale, luogo di circolazione di uomini, di lingue, di tecniche, di beni, nel passato come nel presente.  L’attività dell’ALM, che ha concluso le interviste con pescatori e marinai in 165 porti con un questionario di 850 domande in un tempo relativamente breve (fra gli anni Sessanta e Settanta), si è interrotta lasciando un patrimonio di dati di grande importanza, conservati presso la Fondazione Cini di Venezia. Un gruppo di studiosi per la maggior parte linguisti italiani e stranieri, fra i quali i relatori di questa tornata (Franco Crevatin, Giovanni Ruffino, Carla Marcato, Tullio Telmon) e l’accademica Annalisa Nesi, organizzatrice dell’evento, sta lavorando al progetto di edizione e fruizione della ricca documentazione linguistica ed etnografica relativa alla marineria e alla pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero. La seconda parte della tornata, intitolata Parole del mare, un mare di parole, intende illustrare al pubblico un nuovo progetto, proprio dell’Accademia della Crusca, ideato e coordinato dall’Accademica Annalisa Nesi, per la valorizzazione e la fruibilità di materiali editi e inediti (del Seicento e dell’Otto-Novecento), conservati nella Biblioteca e nell’Archivio dell’Accademia, attinenti al lessico della pesca e della marineria.
 
Info - Per l’accesso alla tornata èrichiesto il green pass. Sarà comunque possibile seguire l’incontro anche in forma telematica sulla piattaforma Zoom, attraverso il collegamento https://us06web.zoom.us/j/88425835304
 
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