Il sangue dei suoi figli dette Volterra, cinque secoli fa, per difendere la propria autonomia dall’esercito del Duca d’Urbino che aveva assediato e saccheggiato la città. Una ferita, questa, che avrebbe potuto segnare per secoli il rapporto tra Volterra e Firenze. Ma non fu così. Se dapprima conflitti e belligeranze segnarono i rapporti tra le due città, questi si fecero poi fecondi sul piano culturale, sciale ed economico. Volterra acquistò di nuovo la sua individualità e diventò, grazie allo spessore dei suoi uomini di cultura, alle sue opere architettoniche e alla forza dei suoi artigiani, un essenziale punto di riferimento nella storia italiana già a partire dal Rinascimento.
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Il sangue dei suoi figli dette Volterra, cinque secoli fa, per difendere la propria autonomia dall’esercito del Duca d’Urbino che aveva assediato e saccheggiato la città. Una ferita, questa, che avrebbe potuto segnare per secoli il rapporto tra Volterra e Firenze. Ma non fu così. Se dapprima conflitti e belligeranze segnarono i rapporti tra le due città, questi si fecero poi fecondi sul piano culturale, sciale ed economico. Volterra acquistò di nuovo la sua individualità e diventò, grazie allo spessore dei suoi uomini di cultura, alle sue opere architettoniche e alla forza dei suoi artigiani, un essenziale punto di riferimento nella storia italiana già a partire dal Rinascimento.
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