Approdano nel cuore della collezione permanente di Palazzo Blu a Pisa due opere di Sandro Botticelli (Firenze 1445 – Firenze 1510), provenienti dal museo Jacquemart – André di Parigi. Le opere esposte a Palazzo Blu, la Madonna col Bambino (1470 ca) e La Fuga in Egitto (1495 -1500 ca), acquistate a Firenze,da antiquari fiorentini alla fine dell’Ottocento, sono protagoniste di uno scambio con il museo parigino dove sono conservate.
Nei mesi scorsi, infatti, il Jacquemart- André, museo molto amato nella capitale francese, ha esposto il Ritratto di Artemisia Gentileschi di Simon Vouet e Clio, Musa della storia di Artemisia Gentileschi, partite da Palazzo Blu per una mostra sulla pittrice seicentesca. Oggi l’istituzione parigina invia a Pisa due pezzi della sua preziosa raccolta, che resteranno esposti al pubblico per i prossimi tre mesi.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con Gigetta Dalli Regoli e Stefano Renzoni, consente inoltre di ricostruire una pagina poco nota, circa la presenza a Pisa del Botticelli alla fine del ‘400, impegnato a eseguire un lavoro in bozza per la Cappella dell’Incoronata nella Cattedrale, lavoro di cui non sono però rimaste tracce.
I due dipinti da Parigi
I due dipinti di Botticelli, la Madonna col Bambino e La Fuga in Egitto rappresentano momenti distintivi della produzione artistica fiorentina del tardo Quattrocento. La Madonna col Bambino si rifà alla tipologia della Madonna del davanzale, ideata da Andrea del Verrocchio, capace di coinvolgere Botticelli e anche altri giovani talenti come il Perugino e il Ghirlandaio, per rispondere alla crescente domanda di immagini sacre.
La Fuga in Egitto si distingue per la rappresentazione insolita della Vergine che cammina accanto all’animale, portando il Bambino in braccio e seguita da San Giuseppe. Questa soluzione, audace nella visione di scorcio, potrebbe riferirsi non alla partenza dalla Palestina, ma al ritorno dall’esilio, episodio raro ma documentato in modelli bizantini.
Le tracce di Botticelli a Pisa
Nella seconda metà del Quattrocento, l’Opera della Primaziale di Pisa affidò a Sandro Botticelli il completamento dell’arredo della Cappella dell’Incoronata in Cattedrale. Nel 1474, Botticelli soggiornò a Pisa, dove realizzò un abbozzo dedicato alla Vergine, ma il lavoro non fu portato a termine e le tracce dell’opera andarono perdute con le successive trasformazioni della cappella. Tuttavia, il suo passaggio e l’attenzione rivolta alle sculture antiche e al Pulpito di Giovanni Pisano, hanno influenzato le figure femminili delle sue opere.
Il museo Jacquemart – André di Parigi
Il Museo Jacquemart – André di Parigi è costituito dalle collezioni d’arte raccolte a partire dal 1864 dal banchiere Edouard André (1833-1894), affiancato dal 1881 e fino alla sua morte dalla moglie Nélie Jacquemart (1841-1912), che per condividere la passione antiquaria del marito rinunciò alla sua carriera di pittrice.
La collezione, donata per via testamentaria all’Institut de France, è ospitata a Parigi in un sontuoso palazzo, eseguito appositamente dal 1869 al 1875 per ospitare la raccolta che si stava formando. Il Museo fu inaugurato al pubblico l’8 dicembre 1913 alla presenza del Presidente della Repubblica francese, Raymond Poincaré.
Le due opere esposte a Palazzo Blu furono acquistate entrambe da Nélie Jacquemart a Firenze. ‘La Fuga in Egitto’ nel 1887 dall’antiquario Stefano Bardini; ‘La Madonna col Bambino’ l’anno successivo, dall’antiquario Pallotti.
La mostra “Botticelli a Pisa. Due opere dal museo Jacquemart – André di Parigi” apre al pubblico il 22 novembre e sarà visitabile fino al 15 febbraio 2026, ed è organizzata da Palazzo Blu, con il sostegno della Fondazione Pisa.

