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Caterina, la madre di Leonardo. Al Museo Galileo una vicenda inedita tra storia e teatro

Firenze

07/05/2025

Chi era la donna che diede i natali a Leonardo da Vinci? Quale legame inatteso unisce la sua vicenda personale al Museo Galileo? A queste e altre domande prova a rispondere lo spettacolo teatrale Caterina, la madre di Leonardo a cura della Compagnia OLTRE, che sarà presentato in anteprima nazionale mercoledì 7 maggio alle 21, negli spazi del Museo Galileo, in un’apertura serale straordinaria (dalle 18 alle 23, ingresso ridotto 8 euro, ticket in biglietteria). Accesso gratuito allo spettacolo per i possessori del biglietto del Museo Galileo del 7 maggio, su prenotazione: info@museogalileo.it.

L’evento, infatti, si inserisce nelle celebrazioni del Centenario dell’Istituto di Storia delle Scienze (fondato il 7 maggio 1925), oggi Museo Galileo, le cui mura – il Palazzo Castellani – custodiscono la storia delle origini di Leonardo da Vinci, stando al romanzo e ai ritrovamenti storici de Il sorriso di Caterina di Carlo Vecce (Giunti), che ha ispirato lo spettacolo.

In scena troviamo Donato, mercante fiorentino realmente esistito, voce narrante e personaggio chiave per capire la storia di Caterina. È infatti lui che accoglie nella sua bottega di battiloro, a Venezia, la giovane schiava, straordinariamente abile e fantasiosa nel disegno, una delle tante che – rapite nel Caucaso e condotte alla Tana, l’ultimo avamposto della civiltà europea e dell’impero economico veneziano al limite nordorientale del Mar Nero – rendevano possibile il fiorire dell’industria auro-serica col loro lavoro servile. Sempre lui l’accompagnerà da Venezia a Firenze, nel suo viaggio verso la libertà, attraverso pericoli e fughe rocambolesche. A Firenze, Caterina diverrà la balia della famiglia Castellani e conoscerà il notaio Piero da Vinci. In scena accanto a Donato c’è l’Autore, in dialogo col suo personaggio per ricordare a lui e al pubblico che Caterina è realmente esistita e che la sua è una storia ancora attuale: quella di una donna senza voce né diritti, lontana dalla sua terra natia.

Il libro di Carlo Vecce – filologo, storico e studioso di Leonardo da Vinci – illumina una storia antica di sorprendente attualità: nel corso delle sue ricerche il professore si è imbattuto in un inedito documento notarile nel quale è registrata la liberazione della balia della famiglia Castellani, una giovane schiava di nome Caterina, il 2 novembre 1452. Il documento è rogato dal notaio Piero da Vinci, padre del bambino che Caterina aveva messo al mondo sei mesi prima, battezzato con il nome di Leonardo. Attorno a questo prezioso ritrovamento, intrecciando una rigorosa ricerca d’archivio con l’immaginazione – radicata su ipotesi fondate storicamente – Vecce ricostruisce il drammatico viaggio di Caterina, una giovane circassa nata libera sugli altopiani del Caucaso, rapita e condotta come schiava fino all’Italia, svelando un’esistenza a lungo rimasta nell’ombra. La storia ritorna così a casa: il Castello d’Altafronte, oggi noto come Palazzo Castellani e sede del Museo Galileo, è il luogo dove Caterina, secondo la ricostruzione del Prof. Vecce, prestò servizio come balia.

INFORMAZIONI

Ingresso allo spettacolo gratuito per i possessori del biglietto del Museo Galileo per la data del 7 maggio, fino a esaurimento posti disponibili. Prenotazione consigliata a info@museogalileo.it. Dalle ore 18 ingresso ridotto al Museo € 8 (solo in biglietteria).

 

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