La chiave a triangolo era un passe-partout per entrare e uscire dai reparti dell’Ospedale Psichiatrico Chiarugi di Firenze, meglio conosciuto come manicomio di San Salvi. Alessandro Libertini – autore, regista e interprete di fama internazionale – la ricevette quando iniziò a insegnare educazione artistica nella struttura.
Un’esperienza straordinaria, durata sei anni, che l’artista ha trasformato in spettacolo, “La chiave a triangolo”, appunto, in scena domenica 21 settembre alle 21 al Teatro Goldoni di Firenze, nell’ambito della stagione 25/26 del Teatro delle Donne.
Il possesso di quella chiave lo caricava simbolicamente di una grande responsabilità: poteva far entrare e uscire dall’ospedale psichiatrico, non certo persone, ma pensieri, racconti, esperienze di vita.
Gli allievi erano pazienti dell’ospedale, uomini e donne tra i sedici e gli ottant’anni, la maggior parte lungodegenti analfabeti o analfabeti di ritorno. Frequentare questi corsi dava loro la possibilità di ottenere un diploma di scuola elementare.
Lo spettacolo non si limita a raccontare i fatti che hanno caratterizzato quell’esperienza educativa, ma affronta alcuni temi che l’hanno attraversata, tutti ancora di grande attualità: il rapporto tra istituzione e malattia mentale, la criminalizzazione e l’idealizzazione del matto, l’attrazione e la repulsione per il diverso, i possibili confini tra normalità e follia, il delirio come fonte d’ispirazione artistica.
Intrecciando diverse tecniche teatrali – teatro di narrazione, teatro d’oggetti, teatro dei burattini – lo spettacolo accosta parole a immagini visive e sonore con lo scopo di evocare argomenti e atmosfere inerenti al tema della diversità. Con il contributo della psicologa Bianca Pananti e dell’artista Véronique Nah e con il sostegno del Teatro delle Donne.
INFO
In programma fino a febbraio 2026, la stagione 25/26 del Teatro delle Donne è realizzata grazie alla convenzione stipulata con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, proprietario del Teatro Goldoni, e a un percorso attento alla pluralità dei linguaggi e al valore delle differenze condiviso con il Comune di Firenze e la Regione Toscana, con il fondamentale sostegno di Fondazione CR Firenze. Con il contributo di Ministero della Cultura, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Scandicci, Unicoop Firenze. In collaborazione con Intercity Festival e Quartiere 4.
Biglietti da 5 a 15 euro (riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, Uisp, ATC, residenti nei Quartieri 4 e 1 e iscritti ai corsi di formazione del Teatro delle Donne). Programma completo, prenotazioni e prevendite sul sito ufficiale www.teatrodelledonne.com (tel. 055.2776393 – teatro.donne@libero.it), prevendite online anche su www.ticketone.it.