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Non solo pane. A Inequilibrio elegia di periferia per il giovane rapper e poeta Alberto Dubito

rosignano marittimo

27/06/2025

Il racconto di un viaggio che va “dalle periferie arrugginite fino al centro storico di ogni uomo”: quello del poeta, rapper e street artist scomparso a soli 21 anni Alberto Dubito. Debutterà in prima assoluta a Inequilibrio Festival – la manifestazione dedicata al panorama delle scene contemporanee a cura di Fondazione Armunia con la direzione artistica di Angela Fumarola e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo – lo spettacolo “Non solo pane. Alberto Dubito, poeta nato incerto poco prima dell’inverno”, di e con l’attore e autore finalista al premio Hystrio Luca Oldani, con video e musica live di Davide Barbafiera.

Appuntamento venerdì 27 giugno alle 20.30 al Castello Pasquini di Castiglioncello (piazza della Vittoria 1), con una produzione firmata Fondazione Sipario Toscana.

Alberto Dubito nasce a Treviso e nei suoi pochi anni di vita è poeta, rapper, fotografo, street artist. Ha vinto vari poetry slam, ha fondato con Davide Sospè la band Disturbati dalla Cuiete. “Eravamo giovani stranieri” è il testo di riferimento edito postumo da Agenzia X, unica pubblicazione di Dubito fatta di poesie, prose, fotografie, testi di canzoni. Le sue tematiche, le parole e le immagini raccontano le sensazioni di un giovane immerso nella periferia trevigiana, che diventa il simbolo di tutte le periferie, di tutti i giovani e le giovani immersi nelle periferie di tutt’Italia (info: www.armunia.eu).

ALTRI EVENTI

Gli spettacoli della giornata partiranno alle 19 nella Sala del Ricamo del Castello Pasquini con Silvio Castiglioni, attore e ricercatore già direttore del Festival di Santarcangelo, protagonista di “Viaggio in Armenia”, liberamente tratto dal libro omonimo di Osip Mandel’stam, pubblicato in Italia da Adelphi, per la regia di Giovanni Guerrieri con la coproduzione di Celesterosa e I Sacchi di Sabbia.

Inviato in Armenia per testimoniare i successi del piano quinquennale sovietico, quello che da molti è considerato il maggiore poeta russo del Novecento produce un testo che evoca un paese fuori dal tempo e la bellezza di immergersi in culture altre, in un libro solo apparentemente mite e svagato, da cui emerge una fortissima posizione politica che lo portò alla perdizione. Il testo ideale per tratteggiare il profilo di un artista che si dichiarava ostile a tutto ciò che è personale, in tempi intossicati dall’inganno dei reality e dall’illusione della vita in diretta.

E poi alle 22 all’Anfiteatro Giuliano Scabia, nel parco del Castello Pasquini, “Sbucci/Rosignano Solvay”, spettacolo dall’applaudita compagnia Gli Omini nato a seguito di un percorso laboratoriale con gli alunni e le alunne delle scuole elementari di Rosignano Solvay. Francesco Rotelli e Luca Zacchini, con la scrittura di Giulia Zacchini, daranno corpo alle parole di centinaia di bambini e bambine per parlare di ferite, rabbia, adulti e fratelli, maschi e femmine, fantasia e paure, risse, amici e solitudine. Un gioco in cui i piccoli si riconoscono e gli adulti si commuovono pensando alla saggezza e alla purezza persa. Uno spettacolo fatto di emozioni, sorprese e contenuti spiazzanti, tutt’altro che infantili.

Per tutta la durata della manifestazione al Castello Pasquini, dalle 18 alle 23, è possibile visitare “Sipario”, mostra a cura di Fabbrica Immagine che espone una carrellata fotografica legata alle residenze, agli spettacoli ai laboratori realizzati durante il 2024 negli spazi di Armunia: per dar luce al costante lavoro invisibile che l’autunno e l’inverno portano a compimento. Non solo: al Castello sono esposte anche le opere vincitrici del bando “Il castello di Calvino”, concorso dedicato a illustratori, disegnatori e fumettisti nel quarantennale della morte del grande autore. Il pubblico del festival potrà votare la o il proprio artista preferito, che si aggiudicherà l’ingaggio per la creazione delle grafiche per la stagione 2025/2026 della Fondazione oltre a una residenza artistica negli spazi di Armunia.

 

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