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Oltre la cornice e Il ragazzo del fiume. Al Teatrodante Carlo Monni due spettacoli su arte, inclusione e diritti

Campi Bisenzio

31/05/2025

Saranno i giovani studenti dell’I.C. Giorgio La Pira e dell’I.C. Margherita Hack di Campi Bisenzio, con la partecipazione straordinaria dell’Istituto Beata Giovanna di Signa, e i ragazzi del progetto “Si fa teatro giovani – Agita Teatro” i protagonisti di Alchimie, la rassegna-concorso dedicata alle produzioni teatrali giovanili nata dall’Amministrazione Comunale di Figline e Incisa Valdarno e organizzata in collaborazione con il Comune di Campi Bisenzio, il Comune di San Casciano in Val di Pesa e il Comune di Barberino Tavarnelle.

Appuntamento quindi sabato 31 maggio al Teatrodante Carlo Monni: alle 21 andrà in scena Oltre la cornice, un’opera originale e corale che nasce dalla collaborazione tra le scuole del territorio, mentre alle 21.50 sarà la volta di Il ragazzo del fiume, progetto teatrale del percorso “Si fa teatro giovani” di Agita Teatro, due appuntamenti teatrali per raccontare, con il linguaggio dell’arte e della scena, temi universali come la libertà, l’identità, la memoria, l’accoglienza e la giustizia.

Le attività dei Teatrodante Carlo Monni sono possibili grazie alla collaborazione tra Piero Pelù, nuovo consulente artistico del Teatrodante Carlo Monni, e la Fondazione Accademia dei Perseveranti con la direzione di Sandra Gesualdi, a cui è affidata dal Comune di Campi la gestione del comparto cultura della città, e sono sostenute da Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio con il contributo di Fondazione CR Firenze, e da Corriere della Sera, Corriere Fiorentino, TG La7, Chiantibanca e Unicoop Firenze (Ingresso libero – Prenotazione consigliata via WhatsApp al numero 3463038170).

OLTRE LA CORNICE

È la storia di due ragazzi, Alex e Sofia, che rimangono chiusi in un museo dopo l’orario di chiusura e vengono guidati da una misteriosa Voce che rappresenta l’essenza dell’Arte. Le sale del museo si trasformano in tappe simboliche di un viaggio interiore, tra immagini, danza, musica e parole. Cornici che prendono vita, guerre da ricordare, speranze da salvare, come nel quadro vivente degli “Spazzacamini”, e temi delicati come la violenza di genere, rappresentata nello struggente “Specchio Infranto”. Una coreografia finale dedicata agli affetti chiude lo spettacolo con un messaggio luminoso: siamo fatti di ombre e luci, ma possiamo scegliere l’amore come guida.

IL RAGAZZO DEL FIUME

È ambientato in un piccolo paese di provincia, la morte di un giovane migrante che lavorava nei campi fa emergere tensioni, pregiudizi e discriminazioni. La comunità si divide, tra chi rifiuta di prendersi cura della sua memoria e chi, invece, cerca di restituirgli dignità. A prendere in mano la narrazione saranno due adolescenti: Luca, con i suoi murales di denuncia, e Jo, che sta studiando l’Antigone a scuola. Il mito classico si intreccia alla cronaca, e la tragedia antica diventa chiave di lettura del presente. Una riflessione potente sulla giustizia, l’empatia e la possibilità di cambiare le cose, partendo dai giovani.

 

www.teatrodante.it

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