In un mondo che rischia la deriva due conduttori, uno stagista, un ex giornalista mediorientale in Italia e un fonico portano avanti una piccola radio in crisi. La notizia di una bambina siriana che tenta di attraversare il confine con la Francia e le cruciali prese di posizione del governo scateneranno in redazione contrasti e incomprensioni che metteranno in dubbio l’intera tenuta dell’emittente.
Questa è “Radio International”, l’ultimo lavoro del regista, attore e autore Beppe Rosso in scena venerdì 28 e sabato 29 novembre alle 21 al Teatro Cantiere Florida a Firenze (via Pisana 111 Rosso) nell’ambito della stagione di prosa a cura di Elsinor Centro di Produzione Teatrale.
Uno spettacolo che mette il pubblico al centro del processo di nascita delle le notizie, vere o false che siano, a ciò che sta dietro le quinte e a ciò che nutre economicamente e culturalmente un’emittente, in una tragicommedia che parla di noi, delle paure e dei temi cruciali che l’Europa e i suoi cittadini affrontano quotidianamente, della responsabilità che riveste l’informazione (info www.teatroflorida.it).
LO SPETTACOLO
Pur possedendo tutti gli ingredienti comici e parossistici della commedia “Radio International” è contemporaneamente un testo drammatico per le contraddizioni e gli argomenti messi in campo: dalle tragedie dei migranti a un governo che vuole chiudere i confini, dalla crisi della libertà d’informazione ai dubbi sui limiti della deontologia giornalistica.
Per costruire il progetto si è ripercorsa la storia del radiodramma che ha visto cimentarsi autori come Dylan Thomas, Durrenmatt, Orson Welles o Samuel Beckett, che hanno reso grande il mezzo radiofonico, il più antico tra i mezzi di comunicazione di massa, ancora attuale e vivo. Il testo e l’allestimento nascono all’interno di un progetto più ampio, sviluppato attraverso una serialità di 5 puntate che raccontano la trasformazione di un’emittente radiofonica e quella drammatica di un Paese nell’arco temporale di una settimana.
Presentato con successo nella stagione 2020/21 e segnalato al premio Ubu 2021, ora il progetto viene proposto in una nuova veste come spettacolo unico.