Cleopatra: vamp senza scrupoli o consapevole erede dei faraoni? Lo scopriamo insieme a Livia Capponi

Siena il 27/03/2023 - di Duccio Rossi
Torna la rubrica di Toscanalibri curata da Duccio Rossi "Perchè leggere i classici": un ciclo di interviste a docenti universitari, dottori di ricerca, filosofi, scrittori e poeti sul valore dei grandi pensatori latini, greci e non solo. Ma anche un modo per confrontarci con quel passato remoto che, in quanto classico, si sovrappone spesso con il nostro presente.

Per il mese di marzo Livia Capponi, docente di Storia antica all’Università di Pavia, studiosa dell’età imperiale romana, della storia del popolo giudaico, dell’Egitto ellenistico e quello romano, e autrice del volume “Cleopatra” (Editori Laterza), ci conduce alla scoperta di uno dei personaggi più celebri e affascinanti dell’antichità: Cleopatra Tèa Filopàtore, Cleopatra VII, o semplicemente Cleopatra. La regina che sedusse Giulio Cesare e Marco Antonio e che per due millenni ha affascinato, e continua ad affascinare, storici, poeti e scrittori, da Plutarco al colossal hollywoodiano con Liz Taylor e Richard Burton.

La reputazione di Cleopatra è stata deformata dalla propaganda di Augusto, che ha consegnato alla posterità un’immagine della regina totalmente negativa, preda sessuale e insieme nemica pubblica dell’Italia. Visione che è stata rilanciata dalla storiografia moderna, di stampo prevalentemente eurocentrico e maschilista, e da teatro e cinema, dove la regina è stata presentata come l’antesignana della vamp o della donna in carriera senza scrupoli. Questo libro restituisce verità storica alla straordinaria figura dell’ultima e più famosa regina della dinastia tolemaica. Da sempre Cleopatra ha suscitato curiosità per il carattere tragico e sensuale della sua vicenda, che è stata trattata da tante magnifiche rappresentazioni drammatiche e cinematografiche, da Shakespeare a Hollywood. Nonostante si sia detto quasi tutto, però, da un punto di vista storico su di lei sappiamo ancora troppo poco. Affrontare un personaggio che è anche una leggenda implica un lavoro duplice: in primo luogo, raccogliere le fonti, eterogenee, in continuo aumento e appartenenti a discipline molto diverse tra loro; poi, tentare di districare la storia dal mito. Infatti, quando non sono ridotti a frammenti o del tutto perduti, i testi antichi che parlano della regina spesso mentono, deformano, inventano”.
 
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