Cosa sono i classici. Lectio magistralis del critico d'arte Luca Nannipieri il 24 febbraio

Carrara il 22/02/2024 - Redazione
Sabato 24 febbraio, alle ore 17.00, a Carrara, nella sala Gestri della Biblioteca Comunale, si terrà il penultimo incontro della rassegna letteraria “Il Pensier Lib(e)ro”, organizzata dall’Associazione Qulture con il contributo del Comune di Carrara e in collaborazione con Mondadori Bookstore. Sarà ospite uno dei più grandi critici d’arte italiani, peraltro già seguitissimo in città, Luca Nannipieri, che ci proporrà una lectio magistralis dal titolo: “Cosa sono i classici”. Un discorso che prende le mosse da una constatazione di fondo: non si può dare per assodato che i classici siano quelli che convenzionalmente reputiamo tali, perché, assumendo questo dato in apparenza irrefutabile, di fatto finiremmo per precluderci gran parte della meditazione su ciò che classico è ed è stato. Eppure ogni grande casa editrice ha la sua collana dedicata e offre periodiche riletture critiche dei nomi del passato.
 
Ma che cosa hanno in comune questi scritti? Che si muovono riconoscendo un’eredità evidente in quanto tale, ma che rischia, proprio per questo, di diventare una prigione dove lo scavo critico non progredisce. Un esempio: perché si considerano imprescindibili Omero o Caravaggio se per secoli non sono stati neppure considerati? E se poi lo sono stati, perché? Del resto, a ben guardare, la gran parte dell’umanità ancora li ignora. Dunque, classico per chi? In altre parole, il termine “classico” non è una via scavata nel granito, ma il campo in cui si contendono i desideri, i pensieri, le apatie, le lotte, le indifferenze degli individui e delle generazioni che, passo passo, li scelgono e li dimenticano, li determinano e li rinnovano. Il classico, ci dice Nannipieri, non è ciò che dura per sempre, perché il “per sempre” ci è purtroppo precluso. Nega duque “il” per sempre per affermare “un” per sempre più vivo: che è quello del presente. Del resto non diciamo “Dante vivrà”. Diciamo “Dante è vivo” nel presente della nostra attenzione. Non esistono i “sommi di sempre”. Esiste un sommo solo nel presente di chi lo avverte come tale.

Luca Nannipieri (Pisa, 1979) si è laureato all’Università di Bologna, da sempre concentrando la sua riflessione sul rapporto tra la persona, le comunità e il patrimonio storico-artistico. È critico d’arte, storico dell’arte e scrittore. Riconosciuto dalla stampa francese come uno dei critici d’arte italiani più mediaticizzati, ha tenuto conferenze nei maggiori musei e accademie italiani, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. Ha fondato “Casa Nannipieri Arte” che realizza pubblicazioni e mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero. Su Striscia La Notizia (Canale 5), con l’inviata Chiara Squaglia, conduce la rubrica “EnigmArte”, spiegando le sculture d’arte contemporanea presenti nelle città. Ha scritto di arte e cultura su numerosi periodici come “Panorama”, “Il Giornale”, “Libero”, “Il Sussidiario”, il “Corriere della Sera”, “Artribune” e “Exibart”. Ha curato e condotto la rubrica “SOS Patrimonio artistico” su Rai1, al Caffè di Unomattina. Tra le sue numerose pubblicazioni: “Bellissima Italia” (2016), “Capolavori rubati” (2019), “A cosa serve la storia dell’arte” (2020), tradotto all’estero e pubblicato sotto l’egida della Sorbonne di Parigi, e i due romanzi di successo “Tiziano Vecellio. Il destino di un amore” (Skira, 2021) e “Candore immortale” dedicato a Canova e pubblicato per Rizzoli nel 2022.
 
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