Dante e Lucca. In un libro i contributi di studiosi e accademici sul rapporto fra il sommo poeta e la città

Lucca il 22/07/2021 - Redazione
Dall’impegno congiunto di Istituzioni, Università, Associazioni e Fondazioni nasce “Dante e Lucca” (Pacini Fazzi) a cura di Alberto Casadei - critico letterario e Ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Pisa e autore di numerosissimi saggi e studi fino al recente “Dante. Storia avventurosa della Divina Commedia dalla Selva oscura alla realtà aumentata” (Il Saggiatore) -, la cui prima presentazione si inserisce nella cornice del programma “Dante 700” di Lucca Classica 2021 (oggi alle 18 nella Sala Da Massa Carrara del Complesso di San Micheletto) ed è idealmente collegata al Concerto in programma alle 21 nella Chiesa di San Francesco con la Symphonie da Dante Alighieri S109 di F. Liszt (Inferno – Purgatorio) con l’Orchestra e Coro femminile dell’istituto Musicale Boccherini (diretta da Sara Matteucci) su direzione di Giampaolo Mazzoli. Una sinergia di voci per celebrare il settecentesimo anniversario dantesco con un grande evento che ruota intorno all’edizione del libro e che chiama a raccolta da un lato le istituzioni cittadine e dall’altro gli studiosi che hanno dato il loro apporto all’approfondimento del rapporto che lega Dante e la sua opera alla città di Lucca.

Il volume - Ricco e qualificato l’elenco dei contributori e dei temi che compongono un affresco composito che riesce ad inquadrare il tema entro una prospettiva ampia e variegata: dagli Ospiti di Dante a Lucca, tema trattato da Alma Poloni e Federico Lucignano; Dante e Tolomeo da Lucca di Paolo Pontari e Matteo Cambi; Le biblioteche lucchesi ad inizio XIV secolo di Valerio Cellai; Dante e Bonagiunta da Lucca di Alberto Casadei; Due barattrieri lucchesi e Dante di Mirko Tavoni; Le arti lucchesi attraverso le parole e le idee di Dante di Marco Collareta e Laura Violi; Visioni dell’aldilà nella Toscana di Dante di Fabrizio Cigni e Matteo Luti; Gli Irlandesi in Toscana di Pietro Giusteri e Filippo Motta; La fortuna lucchese di Dante nel Cinquecento di Giorgio Masi; Due dantisti lucchesi a confronto: Alessandro Vellutello e Bernardino Daniello di Paolo Celi fino al ricordo di Auguto Mancini, latinista e dantista tema trattato da Rolando Ferri. Un volume, come scrive Alessandro Tambellini nella prefazione che “offre una sintesi e un contributo rilevante all’approfondimento e alla precisazione della biografia dantesca e che ricostruisce con particolari inediti l’ambiente sociale e culturale di Lucca in uno dei periodi culminanti della sua lunghissima storia” e che – afferma Marcello Ciccuto, Presidente della Società Dantesca di Firenze offre la possibilità “di far conoscere i risultati più aggiornati di un lavoro su Dante e per Dante che anche proprio nella prospettiva di una rivisitata vicinanza della Storia di Lucca alla paraboola del Poeta finiscono per acquistare un rilievo tutt’altro che relativo”. “Contiamo di fornire - scrive il curatore Casadei – un volume informato e scientifico, ma anche largamente fruibile, capace di accrescere l’importanza di Lucca nella biografia dantesca”.
 
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