I treni di Nina. La Shoah spiegata ai bambini per custodire la memoria

Siena il 04/02/2021 - Redazione
Spiegare la Shoah e le deportazioni non è un argomento semplice da affrontare, soprattutto se ci si confronta con i bambini. Ma custodire la memoria è un dovere nei confronti delle nuove generazioni, anche di fronte a discorsi dolorosi, magari da affrontare con l'aiuto di film o libri. Uno di questi è “I treni di Nina” (Betti Editrice) di Paolo Ciampi con illustrazioni di Silvia Clemente. Un volume in cui parole e illustrazioni si mescolano per raccontare la storia di una famiglia nel periodo buio delle persecuzioni perpetrate dai nazisti ai danni dei cittadini di origine ebraica.

La storia - La vicenda, ispirata a fatti e personaggi reali, viene narrata dal punto di vista di Manuele, “Manuelino”, il minore dei quattro figli di Nina, madre coraggiosa che, a seguito della separazione dai suoi piccoli, riuscirà a rimanere in contatto con loro attraverso l’invio di una serie lettere: queste, spesso ridotte a poche frasi, scandiscono il racconto e riaccendono, di volta in volta, le speranze del protagonista di poter recuperare la spensierata felicità dei suoi ricordi di bimbo, improvvisamente oscurata dalla guerra e dai suoi orrori.
 
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