Il Governo annulla agevolazioni postali per l’editoria. Il no di Aie e sindacati

il 06/04/2010 - Redazione

Un provvedimento improvviso che, per la sua applicazione immediata, sconvolge tutte le pianificazioni commerciali del mondo dell’editoria libraria. Aie, l’Associazione Italiana Editori, definisce così il decreto che, da un giorno all’altro, abolisce le tariffe agevolate postali per l’editoria libraria, quotidiana e periodica. Dura le reazione del presidente Marco Polillo secondo cui le ricadute saranno pesanti non solo in termini economici per la vita delle case editrici, ma anche per la cultura e l’informazione del paese” dal momento che “il canale postale è uno strumento fondamentale per la diffusione dei libri, soprattutto in quelle zone d’Italia non servite da librerie”. Dello stesso parere anche i sindacati (Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil), uniti nel sostenere che questo provvedimento andrà a discapito degli editori, scaricando su di loro l’onere della differenza tra la tariffa piena e quella agevolata finora a carico dello Stato. In una nota congiunta delle tre organizzazioni sindacali si legge poi che “le ricadute economiche del decreto andranno a colpire ulteriormente la filiera della comunicazione già sconvolta dalla crisi. L’ennesima iniziativa che penalizza il settore dell’editoria in assenza di un confronto fra le parti in causa”. Risulta quindi indispensabile un’apertura del dialogo per individuare soluzioni sostenibili per tutti i settori interessati.

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