L’incapacità di difendere le vittime è violenza istituzionale. Se ne parla con Ilaria Bonuccelli, autrice di “Per ammazzarti meglio”

Arezzo il 09/07/2020 - Redazione
La violenza sulle donne è un tema tanto importante quanto drammaticamente attuale. E collegato a questa tematica, c’è anche quella della violenza istituzionale data dall’incapacità di difendere le vittime. Se ne parlerà in diretta su http://radiosparlamento.it con giornalista Ilaria Bonuccelli, autrice di “Per ammazzarti meglio” (Pozzo di Micene editore). L’appuntamento è fissato per domenica 15 luglio alle ore 22.00. “Stalking, maltrattamenti, femminicidi non sono responsabilità soltanto di chi li commette – dice la Bonuccelli -. Omissioni, burocrazia, negligenza, sottovalutazione, accomunano le istituzioni che non hanno saputo agire in modo appropriato nei confronti delle vittime. Per ammazzarle meglio”.
 
Il volume – Si tratta di un libro inchiesta che raccoglie 12 storie sulla violenza di genere in cui è evidente come lo Stato sia complice, ogni giorno, in tutte le sue declinazioni, di femminicidi, maltrattamenti, stupri. “Sciolgo te e i tuoi figli nell’acido”. Non è una minaccia.  È una promessa. Pochi mesi dopo, l’uomo prende un coltello e tenta di assassinare la moglie. Ci riesce quasi. Con il figlio di un anno ci riesce. Sette coltellate. Nessun giudice, nessun medico lo aveva ritenuto pericoloso abbastanza da allontanarlo dalla famiglia. Un giudice, invece, c’è che pensa di dover tenere lontano uno stalker dalla sua ex compagna. Forse perché ha già tentato di ammazzarla un paio di volte. Si è anche fatto la galera e non ha mutato d’avviso. Appena uscito ci ha riprovato subito. Allora gli impone un divieto di avvicinamento alla donna. Distanza minima: 3 metri. Di questo parla “Per ammazzarti meglio”. E di come si alimenti la cultura dell’umiliazione delle vittime. Che per lo Stato italiano valgono - se morte - 7.200 euro; se stuprate 4800 euro. Quelle raccontate da Ilaria Bonuccelli sono storie nelle quali parlano le vittime, certo. Ma anche gli aguzzini, attraverso i messaggi inviati alle donne. Si entra così dentro il male vero. Si tocca con mano. E si scopre la reazione dello Stato, attraverso gli atti dei magistrati, le perizie (che non ti aspetti) dei medici, i verbali delle forze dell’ordine che liquidano lo stupro di un uomo verso la compagna come “affari di famiglia”. Obbligando le donne a chiedere aiuto all’Europa per avere giustizia. Perché in Italia, in casa propria, non la trovano.

L’autrice - La giornalista Ilaria Bonuccelli, caposervizio de Il Tirreno, è ideatrice per la sua testata della campagna che ha portato all’approvazione della legge per l’utilizzo dei braccialetti elettronici per la vigilanza degli stalker colpiti da divieto di avvicinamento alle vittime.
 
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