La morte addosso. Nel romanzo di Mario Bernardi Guardi protagonisti Polidori, Byron, Shelley e altri vampiri

Firenze il 20/04/2021 - Redazione
Sono passati duecento anni dalla misteriosa morte di John Polidori, il medico-poeta che rese famosa la figura del vampiro in letteratura, scrivendone decenni prima di Bram Stoker. A far luce sulla sua vicenda, ricorrendo alla fantasia, ma anche a un’accurata indagine sui grandi della letteratura gotica inglese, è il giornalista scrittore Mario Bernardi Guardi nel suo nuovo romanzo intitolato “La morte addosso. Polidori, Byron, Mary Shelley e altri vampiri” (Mauro Pagliai Editore).

Il volume - Da sempre impegnato in un attento scavo nella letteratura e nella cultura politica tra le due guerre, Bernardi Guardi ha pubblicato in volume saggi su Borges, Nietzsche, Jünger. Conferenziere, presidente di prestigiose istituzioni culturali e divulgatore di storia per numerose testate, ha collaborato con la RAI ed è stato per anni presidente del Premio Acqui Storia nella sezione dedicata al romanzo storico. A questo genere appartiene la sua opera prima, intitolata “Fascista da morire”, che nel 2015 ha convinto critica e pubblico guadagnandosi la prima ristampa a un anno dall’uscita. La sua nuova fatica è un romanzo a più voci, che prende il via in una fumosa Londra ottocentesca e “resuscita” i personaggi celebri che segnarono un’epoca, a partire da Lord Byron, di cui Polidori era il segretario e medico personale, e a cui fu legato da un rapporto conflittuale. Proprio al poeta inglese è ispirato il vampiro Lord Ruthven, considerato il predecessore di Dracula. Ma lo stesso Byron licenziò il giovane medico dopo pochi anni: fu forse il dissidio tra i due a causare la cupa depressione che portò Polidori al suicidio? E fu davvero suicidio?
 
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