Premio Lucio Colletti per la letteratura. Alla maremmana Dianora Tinti l'ambito riconoscimento

Roma il 12/12/2022 - Redazione
Si è svolta nei giorni scorsi, nella Sala Laudato Sì del Palazzo Senatorio del Campidoglio di Roma, la cerimonia di assegnazione della XIII edizione del Premio Lucio Colletti. Si rinnova così un appuntamento che è ormai divenuto tradizionale in Campidoglio a fine anno. Il premio, che ha lo scopo di ricordare e fare memoria del filosofo Lucio Colletti, uomo del quale è noto non solo l’impegno culturale ma anche quello politico e civile, fu istituito dall’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati su iniziativa del Centro studi Lucio Colletti nell’ormai lontano 2005, a quattro anni dalla scomparsa del filosofo prematuramente deceduto nel novembre 2001. Il Premio, il cui Presidente Onorario è Gianni Letta, è e vuole continuare ad essere un inno alla libertà, al coraggio e al rigore morale nel segno di Lucio Colletti che fu, sopra ogni cosa, un uomo libero, e viene insignito a personalità che eccellono ciascuna nel proprio campo. Ad aprire la cerimonia il professor Carlo Monaco, allievo e amico di Colletti e che fu a lungo docente di Storia e Filosofia all’Università Alma Mater di Bologna e all’Università Carlo Bo di Urbino. Hanno ricevuto l’ambito riconoscimento, che consiste per questa edizione 2022 in una scultura dell’artista Federico Capitani, le seguenti personalità: Marco Taradash (politico), Lorenzo Infantino (filosofo), Dianora Tinti (scrittrice), Alessandra Giovannoni (pittrice), Giovanna Botteri (giornalista), Giselda Vagnoni (giornalista), Rahim Moradi (astrofisico), Valerio Rossi Albertini (fisico), Silvio Perrella (scrittore), Antonio Bonfilio (musicologo). A consegnare le sculture Fauzia Gavioli Colletti, moglie del filosofo scomparso, che è presidente e animatrice del Centro studi. E si deve proprio alla presidente del Centro studi se il premio ha portato sotto i riflettori in questi anni personalità non solo del mondo filosofico e politico, ma anche e soprattutto di quello scientifico e giornalistico oltre che del settore artistico e culturale. Viene così messa in luce e sottolineata la poliedrica figura di Colletti, del quale si ricorda non solo la centralità nel pensiero filosofico italiano e internazionale del Novecento, ma anche l’intensa attività politica e pubblicistica. Sono state e continuano ad essere insignite del riconoscimento personalità che hanno dato e danno lustro al nostro Paese, con particolare attenzione alla città di Roma nella cui Università La Sapienza Colletti svolse in gran parte la sua attività scientifica.
 
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