Salone del Libro. Patto Toscana-Piemonte per costruire memoria condivisa

Torino il 19/05/2023 - Redazione
Se Firenze fu la prima città italiana ad essere liberata dall’azione congiunta degli alleati e delle forze militari del Comitato di Liberazione Nazionale, Torino e il Piemonte misero in campo le migliori e più grandi forze partigiane dell’ultima fase della guerra di liberazione dal nazifascismo. Toscana e Piemonte, fin da allora, rivelarono solidi legami tra le diverse forze politiche. Legami che oltrepassarono la guerra e si dimostrarono appieno nei primi anni dell’età Repubblicana e nella costruzione della nuova Italia. Legami che, oggi, possono riannodarsi nell’intenzione di salvaguardare la memoria dell’esperienza resistenziale alla base della Costituzione che stabilisce i punti e le ispirazioni del nostro Paese.
 
Su questi assunti il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, e il vicepresidente del parlamento piemontese e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione dell’Assemblea Daniele Valle, al Salone del Libro di Torino, hanno stretto un patto per costruire una memoria condivisa. E lo hanno fatto durante la presentazione del catalogo della mostra su Carlo Levi curato dalla fondazione Amendola e stampato nella collana delle Edizioni dell’Assemblea, realizzata proprio dal Consiglio regionale della Toscana. “Levi è stato uomo dell’antifascismo che con le sue battaglie ha dato a tutti noi la libertà” ha osservato Mazzeo.
 
“La sua figura, assieme a tante altre che con il vicepresidente Valle abbiamo affrontato, e penso a Calamandrei, Pertini, Amendola, ci ha suggerito un impegno comune: un patto per tramandare la memoria unendo le nostre storie di Resistenza. Conservare la storia e trasmetterla alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi è fondamentale per costruire un mondo migliore” ha ribadito Mazzeo. “La Toscana – ha dichiarato il vicepresidente Valle – per noi è un modello. È stata la prima Regione che ha messo in campo i treni della memoria. L’incontro con il presidente Mazzeo, il confronto su figure storiche di altissimo rilievo e il ricordo di quanto hanno fatto, credo sia un passo importante verso la costruzione di una memoria condivisa che ancora manca al nostro Paese”.
 
 
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