Un libro nato quasi per gioco, come per fermare su carta il dialogo tra una nonna e la sua nipotina, curiosa di conoscerne la storia. Così il suo sogno più grande, sostato troppo a lungo nel cassetto, si è trasformato in realtà e Teresa Vallone, a 83 anni, ha potuto concretizzare il suo desiderio: vedere pubblicato il romanzo autobiografico in cui racconta delle sue origini, della sua famiglia… più di un secolo di vita, dalla fine dell’800 fino ai giorni nostri, vissuta da cinque generazioni. “Tresa, la decima figlia” (Gruppo Albatros Il Filo), questo il titolo dell’opera, racchiude ricordi, descrizioni di un’epoca ormai passata con il suo carico di usi, costumi e tradizioni, e anche riflessioni personali relative a temi d’attualità come l’immigrazione o l’inquinamento. E, in qualche modo, c’è anche un po’ di Toscana nel libro della Vallone, nata ad Alia (Palermo), poi trasferitasi a Milano e infine a Pisa per stare vicina alla figlia e alla nipotina.

“Mia nipote Azzurra, ancora piccolina mi chiedeva sempre con insistenza di raccontarle di quando io ero una bambina e voleva sapere dove fosse il mio paese, dove si trovasse la mia casa e soprattutto dove io trascorrevo le vacanze estive”, racconta l’autrice. “Raccontavo felice di ricordare e disegnavo e descrivevo minuziosamente su quei fogli di cartone tutto quello che si coltivava nei vari campi e delle moltitudini di animali che popolavano la fattoria e il casale. Dopo una accurata revisione quelle montagne di fogli sono diventate delle belle pagine di storia vissuta dalle quali è nata una bozza di libro che per anni è rimasta nel fondo di un cassetto”.

Ma ecco arrivare improvvisamente la svolta grazie ad un breve e curioso annuncio televisivo: “Hai scritto un libro? Spediscilo a noi lo esamineremo e se sarà un’opera valida la pubblicheremo”. L’annuncio proveniva dalla casa editrice gruppo Albatros il filo di Roma che tutti gli anni indice un concorso rivolto a voci nuove del mondo della letteratura. “Quella bozza di libro viene prescelta tra oltre 1000 pervenute in redazione!”, continua Teresa Vallone. “Dopo un minuzioso lavoro intercorso tra me e il personale della casa editrice per le eventuali rettifiche, il testo viene dato alla stampa, pubblicato e diffuso tra le più qualificate librerie e nei maggiori store online riempiendomi il cuore di orgoglio e di felicità. Il libro è intitolato Tresa, la decima figlia perché Tresa mi chiamava mio padre e perché ero proprio io la decima figlia”.