Nuovo appuntamento con la rubrica di Toscanalibri curata da Duccio Rossi "Perchè leggere i classici": un ciclo di interviste a docenti universitari, dottori di ricerca, filosofi, scrittori e poeti sul valore dei grandi pensatori latini, greci e non solo. Ma anche un modo per confrontarci con quel passato remoto che, in quanto classico, si sovrappone spesso con il nostro presente. In questa intervista il professor Massimo Blasi - docente di ruolo di Italiano e Latino al liceo Plinio Seniore di Roma e docente a contratto di Latino presso l’Università “La Sapienza” - ci parla della sua ultima pubblicazione: “Se vuoi essere fico usa il latino. Parole, espressioni e modi di dire: in latino è meglio!” (Newton Compton Editori), un libro agile e di gradevole lettura che analizza il significato, la storia e l’utilizzo letterario di molte espressioni latine che non hanno mai abbandonato la nostra lingua.

Oltre a una serie di esercizi di conversazione per imparare a usare il latino in maniera corretta e fluente, il libro contiene anche giochi e quiz e una sezione chiamata “la parola al grammatico”. “Oggi è comune pensare che il latino rientri nel novero delle cosiddette lingue morte, ovvero gli idiomi che non sono più parlati da nessuna popolazione al mondo. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Direi proprio di no! Anzi, potremmo dire che, a volte, è più la lingua italiana che rischia di essere parlata e scritta come una lingua morta”.