I Lontar, manoscritti a foglia di palma

Massimiliano Bellavista

16/04/2020

Questo libro è un manoscritto, ma di un tipo molto particolare. I manoscritti a foglia di palma sono manoscritti realizzati con foglie di palma essiccate. Queste foglie sono state usate come materiale di scrittura nel subcontinente indiano e nel Sud-est asiatico almeno fin dal V secolo a.C. Questi in particolare sono Lontar: il termine è composto da due antiche parole giavanesi, vale a dire "foglia" ron e tal "palma”.

Le foglie di palma, prima cotte e fatte asciugare, erano incise con una specie di temperino; sulla loro superficie venivano quindi applicati i colori e cancellati, lasciando l'inchiostro nelle scanalature incise. Ogni foglio in genere aveva un foro attraverso il quale poteva passare una stringa, e con questo sistema i fogli erano legati insieme. Ai due capi della stringa era collegata una moneta.

Un testo come questo poteva durare da qualche decennio a (nei casi più fortunati) circa 600 anni prima che l’umidità, l’azione degli insetti e la muffa si portassero via il libro e le sue storie. Pertanto, il documento doveva essere copiato con una certa frequenza su una nuova serie di foglie di palma essiccate. Il che era complesso sia per il tempo necessario a riprodurre il manoscritto (anche più di un mese) che per quello necessario a trattare le foglie.  Per pulire e migliorare la flessibilità delle foglie di palma si usavano vari sistemi tra cui l'applicazione di una miscela di olio di citronella e polvere di noce indiano sulla superficie delle foglie.

Perlopiù i libri avevano una custodia protettiva ottenuta in bambù e finemente decorata con motivi ornamentali. Un Lontar poteva contenere scritti tratti da riti e leggi religiose, poteva trattare di astronomia e astrologia, omeopatia e guarigione, parlare di storie ed epopee, storia e genealogia, arti dello spettacolo e storie illustrate. Ma ormai pochi riescono a ripararli e ancor meno a leggerli.
 
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Massimiliano Bellavista

Massimiliano Bellavista
Massimiliano Bellavista è consulente di direzione, blogger (www.thenakedpitcher.com) e docente di Management strategico presso l’Università di Siena. Vincitore di premi letterari, suoi racconti e poesie sono pubblicati su riviste e antologie. Scrive una rubrica fissa per la rivista stroncature.com. Tiene regolarmente seminari di scrittura e in merito alla valorizzazione ed alla comprensione del libro antico come bene letterario e culturale. A Siena anima la scuola di scrittura Recensio. Riguardo alle sue opere di narrativa, poesia e management, pubblicate in italiano ed in inglese, tra le più recenti ricordiamo: Le reti d’impresa (Franco Angeli, 2012); Anatomia dell’invisibile (Tabula Fati, 2017); L’ombra del Caso (Il Seme Bianco 2018) e The Naked Pitcher (Licosia 2018); Dolceamaro (Castelvecchi 2019); Marketing e management degli impianti sportivi (Azzurra 2019); Vertical Farming (Licosia 2019)
 
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