L'anno capovolto. Il romanzo a più voci di Simone Innocenti

Simona Trevisi

25/07/2022

Quello che da sempre caratterizza i Capodanni è la necessità di fare dei bilanci, sospesi tra ciò che si è compiuto nell’anno che sta per finire e la speranza che quello nuovo sia migliore. La stessa cosa accade ai protagonisti del nuovo romanzo di Simone Innocenti “L’anno capovolto” (Atlantide Edizioni), amici di una vita riuniti nella sfarzosa villa sul mare toscano del ricco Giulio e della affascinante moglie Francesca. Tra gli altri un notaio che deve far fronte ad una notizia devastante, la modella che spera nella storia d’amore della vita, il maestro di tennis nel pieno di una crisi spirituale, l’assicuratrice ludopatica che non ammette di esserlo, il poliziotto sempre in servizio, il gioielliere cocainomane, il rappresentante di lampadine ossessionato dallo Spazio e la proprietaria dello stabilimento balneare in cui tutti loro si sono conosciuti e hanno iniziato a frequentarsi fin dall’adolescenza, costruendo negli anni rapporti fondati su affetto, invidia, soldi, desiderio e segreti nascosti che improvvisamente stanno per rivelarsi. Come fossero sul set di un film, Innocenti, da bravo regista, li fa sfilare al cospetto del lettore con il loro carico di aspettative, delusioni, ambizioni e fallimenti, mostrandoli per come sono realmente e non per come dicono di essere.

Tutti i personaggi, raccontati in modo magistrale con una lingua aspra e tagliente che non fa sconti, sono desiderosi di una svolta e mentre qualcuno prova ad avere un ruolo attivo in questo moto di cambiamento, altri non possono far altro che subirlo, restandone impigliati loro malgrado. Le ore che mancano all’inizio del nuovo anno sono scandite dai granelli di sabbia della clessidra posizionata in uno dei bagni della villa, memento del tempo che passa inesorabile e che, secondo Giulio, “non è uguale mai, non è una regola. Il tempo è solo un punto di vista (…) e la clessidra è il tempo che ti scegli, che è tuo, solo tuo”. Innocenti è bravo proprio a fermare il “tempo” dei protagonisti come se stesse scattando delle istantanee messe lì a dimostrare che realtà e finzione altro non sono che due facce della stessa medaglia. Ognuno di loro entra in quella casa diverso da come ne esce, principiando l’anno nuovo con una deflagrazione che inevitabilmente conduce al punto di rottura. I granelli di sabbia finiscono, è il momento di capovolgere la clessidra.  
 
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Simona Trevisi

Simona Trevisi
giornalista, nata a Bergamo, è laureata in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 collabora con la società primamedia per conto della quale gestisce le attività e gli eventi curati da Toscanalibri.it.
 
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