Introduzione, traduzione e note a cura di Lucio Coco
L’intellettuale bizantino Psello tesse le lodi di questa bevanda che fu il primo dono di Dio agli uomini dopo il diluvio, affermandone le proprietà terapeutiche che giovano a chi è sano per la conservazione della salute, e si rivela essere «una consolazione per chi è depresso e una cura per chi è malato». Quello che l’autore censura è l’eccesso, e l’encomio trova dunque la sua giustificazione morale in uno stile di vita improntato a compostezza e sobrietà.
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