Sei persone, diverse per età, sesso ed estrazione sociale, muoiono una dopo l’altra in circostanze misteriose. Apparentemente non c’è alcun collegamento fra i decessi, eppure un sottile filo rosso lega i loro destini, una paradossale concezione della felicità, della vita, e della morte di cui si fa portatrice la voce narrante. “Tra il culmine e il termine dell’esistenza umana si istituisce una contiguità che si confonde con l’identità”.
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