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Livorno mediterranea

€ 8,00

Casa Editrice: Edizioni Polistampa

Anno: 2009

N. Pagine: 96

Formato: 17x24

Tra il XVI e il XIX secolo Livorno diventa un osservatorio privilegiato dell’area commerciale marittima del Mediterraneo, ed è di fatto al centro di una fitta trama di notizie sanitarie che si diffondono attraverso canali di comunicazione di diversa natura: dalle corrispondenze di magistrati di Sanità, consoli toscani e stranieri e negozianti attivi nelle piazze commerciali alle deposizioni dei capitani di mare agli uffici di sanità. Lo storico nemico da fronteggiare è la “peste” intendendo spesso, sotto questo nome, anche altre malattie epidemiche ad elevata mortalità, dal vaiolo al colera alla febbre gialla che, non potendo essere debellate, impongono come unico rimedio l’isolamento coatto delle persone e delle merci infette. Al dilagare del morbo, si risponde con una serie di normative sanitarie atte soprattutto a controllare i movimenti e i rapporti con gli altri porti mediterranei; in modo particolare si evidenziano i rapporti di Livorno con la Francia del sud e della Corsica, paesi che, affacciati sullo stesso specchio di mare, hanno in comune aspetti storico culturali tali da creare una reale condivisione d’intenti nello sforzo di adeguamento ad una politica sanitaria uniforme. La politica di controllo produce tra l’altro particolari architetture quali torri di avvistamento e lazzaretti, e porta gradualmente alla costituzione di scuole di formazione per gente di mare, capaci di adeguare il personale alle necessità imposte dall’ampliamento degli scambi, ma anche dal pericolo di epidemie. Dalle prime scuole di marina, il percorso ci accompagna fino alla nascita dell’Accademia Navale che, casualmente, ma quasi con predestinazione, viene costruita là dove si ergeva il più grande complesso di lazzaretti . L’Archivio di Stato di Livorno, depositario delle fonti documentarie della storia, consente di riflettere su quanto il passato ha lasciato al presente e passa il testimone a una Scuola di marina che, con il peso della sua tradizione, si proietta nel futuro.

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La storia delle edizioni Polistampa comincia nel 1966, quando il fondatore Mauro Pagliai, all’età di 22 anni, apre una piccola tipografia nel centro storico di Firenze. Nonostante le poche risorse economiche a disposizione, già all’inizio le stampe e le edizioni si contraddistinguono per la qualità delle loro esecuzioni e ogni volume viene particolarmente curato in... Vai alla scheda editore >

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