Già la sera di domenica 28 si sapeva che il giorno seguente ci sarebbe stato l’attacco. Gli austriaci, guidati da Radetzky, avevano lasciato Verona in 32.000 ed erano ormai a Montanara con quaranta cannoni. Di fronte avevano 5.000 uomini fra toscani e napoletani, con otto cannoni, agli ordini del De Laugier, del tenente colonnello Giovanetti a Montanara e del colonnello Campia sulla strada per Montanara, e precisamente al ponte di Curtatone sull’Osone.
Clicca qui per leggere lo scritto completo tratto dal capitolo La Battaglia, I Goliardi senesi e il Risorgimento di Giuliano Catoni (edizioni effigi-primamedia editore)
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