“America amore mio”, in un libro gli USA secondo Philip Cordaro

Ha trascorso una vita negli Stati Uniti, insegnando nelle università e scrivendo su quotidiani e riviste. Ha conosciuto i potenti d'oltreoceano: amico della famiglia Kennedy, ha raccontato la storia di JFK nel 1961 in una monumentale biografia politica. Ha difeso le comunità italiane in America, e persino Umberto II di Savoia lo ha voluto accanto a sé nel suo viaggio oltreoceano. Oggi Philip Cordaro, nato a Palermo nel 1918, doppia cittadinanza italiana e americana (si è stabilito negli USA dopo la guerra), ci narra gli Stati Uniti come non li abbiamo mai conosciuti, unendo le sue memorie ad episodi significativi dell'emigrazione italiana oltreoceano: lo fa nel libro America, amore mio (Mauro Pagliai Editore), un grande affresco di tributo alla comunità italo-americana pieno di curiosità sulla storia a stelle e strisce.

La pubblicazione - La prima parte del libro, articolata in sei racconti di "autentica verità", è dedicata alle avventure di alcuni immigrati, soprattutto siciliani, che negli anni Venti approdarono nel nuovo continente in cerca di fortuna. Molti di essi la trovarono, ma non mancano pagine nere, dedicate ad esempio alla vicenda degli anarchici Sacco e Vanzetti, condannati a morte nello stato del Massachussetts. Nella seconda parte, di stampo autobiografico, l'autore ricorda gli incontri con grandi personalità del mondo accademico, politico, economico e del clero, e racconta episodi emblematici, divertenti o toccanti, spesso poco noti, della storia americana e non soltanto: Cordaro ebbe infatti un ruolo primario nell'avvicinare l'allora senatore John Fitzgerald Kennedy alla questione triestina, tanto da accompagnarlo nel 1952 in visita ufficiale nella città allora spartita tra jugoslavi e forze alleate. In un costante parallelo tra passato e presente, tessuto con uno stile autentico e avvincente, l'opera ci porta al di là dell'Atlantico sulle orme dei nostri avi, regalandoci numerosi spunti di riflessione per comprendere la nostra modernità.