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La “saga sei Serristori” con le lunghe lotte per il controllo dell’eredità fino a quando essa cade nella piena disponibilità degli abitanti di Castiglion Fiorentino, che l’hanno utilizzata per formare nel Collegio Serristori migliaia di giovani intelligenze. Di questo e tanto altro parla “Cosimo Serristori. Un uomo, un patrimonio. Secoli di cultura a Castiglion Fiorentino” (Edizioni Effigi), il volume scritto da Giuseppe Alpini che verrà presentato martedì 28 febbraio alle ore 17,30 ad Arezzo (Sala delle conferenze “Aldo Ducci”, via Cesalpino, 53). Saranno presenti Antonio Bacci dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Arezzo e Santino Gallorini della Società Storica Aretina. Coordina l’incontro Luca Berti.
La pubblicazione - Il saggio si apre con l’avventura di un notaio del contado fiorentino che opera nella Firenze del XIV secolo e che lascia agli eredi un cospicuo patrimonio. Il libro percorre poi la “saga dei Serristori”, fino ad incontrare, tra il sei-settecento, la figura centrale di Cosimo, che nomina suoi eredi i Padri Filippini di Castiglion Fiorentino.Si rivivono quindi le lunghe lotte per il controllo dell’eredità fino a quando essa cade nella piena disponibilità dei Castiglionesi, che l’hanno utilizzata per formare nel Collegio Serristori migliaia di giovani intelligenze.
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