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Destini incrociati, dal 20 al 23 giugno in Toscana la prima rassegna di teatro in carcere

29/05/2012

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Creare occasioni di confronto e qualificazione del movimento teatrale sorto all’interno delle carceri. È l’obiettivo della prima rassegna di teatro in carcere, dal titolo “Destini incrociati”, che si svolgerà dal 20 al 23 giugno tra Firenze (Carcere di Sollicciano), Prato (Carcere La Dogaia), Lastra a Signa (Teatro delle Arti) e Montelupo. L’iniziativa è realizzata dal Coordinamento Nazionale teatro in carcere e dal Teatro Popolare d’Arte col sostegno della Regione Toscana, il patrocinio del Ministero della Giustizia, del Ministero dei Beni Culturali e la collaborazione di Fondazione Sistema Toscana e di intoscana.it. La direzione artistica della rassegna è affidata a Gianfranco Capitta, Sergio Givone, Vito Minoia, Valeria Ottolenghi.

La rassegna - Destini Incrociati è la prima iniziativa pubblica del Coordinamento Nazionale teatro in carcere, nato a Urbania nel gennaio del 2011, allo scopo di creare occasioni di confronto e di qualificazione del movimento teatrale sorto all’interno delle carceri. Del Coordinamento fanno parte più di trenta gruppi distribuiti su tutto il territorio nazionale. Oltre agli spettacoli, Destini Incrociati presenterà una sezione di conferenze, mostre e convegni che intendono restituire la ricchezza e la diffusione ormai capillare di questo importante settore del teatro italiano, che ha evidenti ricadute sulla funzione di riabilitazione che il carcere deve istituzionalmente sviluppare. Il Coordinamento Nazionale teatro in carcere ha voluto questa rassegna per far emergere più chiaramente sia l’importanza sociale che l’originalità del lavoro nelle carceri, in un momento in cui le crescenti difficoltà economiche rischiano di aggravare gli annosi problemi degli istituti di pena: sovraffollamento, carenza di personale, ritorno a un carcere prettamente esecutivo della pena, crescita del numero di detenuti stranieri e giovani. In Italia il teatro in carcere si colloca per progettualità e tensione etica nel campo del teatro a funzione pubblica, in quella corrente originaria del teatro pubblico europeo che, nel corso del Novecento, cercava di praticare un teatro d’arte al servizio della comunità. Il teatro in carcere partecipa di quei movimenti culturali che, dagli anni Sessanta in poi, hanno contribuito a portare il teatro fuori dai teatri, fuori dagli spazi canonici rimettendolo in relazione con la complessità crescente della nostra società. Il programma della rassegna e informazioni utili anche su www.tparte.it (scarica il programma).

Info - Gli spettacoli, frutto dei laboratori produttivi realizzati con i detenuti, andranno in scena nelle carceri di Sollicciano di Firenze e La Dogaia di Prato; mentre la sezione esterna, composta da spettacoli, conferenze, mostre e convegni, sarà ospitata al Teatro delle Arti di Lastra a Signa e a Montelupo. Tutti gli spettacoli della rassegna sono ad ingresso gratuito. Per partecipare a quelli che si terranno in carcere è necessario inviare una mail a direzione@tparte.it e promozione@tparte.it entro il 31 maggio 2012 indicando: nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza, numero di carta d'identità o di un altro documento valido, telefono, email specificando a quale spettacolo si vuole partecipare. È necessario presentarsi direttamente all'entrata del carcere 30 minuti prima dell'inizio degli spettacoli con un documento e senza borse né cellulari.

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