E’ “L’umorismo ebraico” il tema della tredicesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, che si svolgerà domenica 2 settembre in ventotto Paesi europei e sessantaquattro località in Italia (scarica il programma della Toscana).
Il tema - Il “saper ridere”, anche di sé e della propria condizione, è una peculiarità che si è sviluppata nel mondo ebraico nel corso dei secoli, a diverse latitudini e con caratteristiche differenti di luogo in luogo. L'umorismo è stato uno “stratagemma” che ha aiutato gli ebrei, talvolta privati di fondamentali diritti, quando non vittime di persecuzioni, a “sopravvivere psicologicamente”, a rimanere mentalmente integri di fronte a mille difficoltà e peripezie. Perché ridere aiuta a rendere la realtà sopportabile, a vederne l'assurdità, e a ridimensionare il potere del prepotente di turno. L'ebraismo, cultura “libera” per eccellenza, ha dovuto ricorrere anche al riso quale sistema creativo per non cedere di fronte alle avversità: un'arma al contempo pacifica e vincente, e per questo particolarmente invisa alle tirannie e alle dittature di ogni tipo e colore che si sono succedute nella storia.
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