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Il 12 novembre “Porte chiuse, luci accese sulla cultura”

11/11/2010

La Biblioteca comunale di Massa Marittima aderisce alla mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura, promossa da Federculture e ANCI. A questa giornata ha aderito anche l’AIB, Associazione Italiana Biblioteche.

L’iniziativa - Il 12 novembre tutte le biblioteche italiane sono state invitate dall’AIB ad assumere iniziative, compresa la chiusura al pubblico, per sensibilizzare i cittadini sugli effetti della manovra finanziaria sul settore dei beni e servizi culturali e per rivendicare il diritto di accesso alla cultura e alla conoscenza come bene comune. Si intende in questo modo esprimere grande preoccupazione per il disimpegno dell'intervento pubblico nel settore delle biblioteche - fondamentale per la vita culturale, economica e sociale del Paese - denunciando i tagli indiscriminati che le biblioteche italiane stanno subendo a seguito dei provvedimenti di contenimento del deficit pubblico adottati con la legge 122/2010 (la c.d. "manovra anticrisi").

Le motivazioni - La riduzione di risorse operata sui bilanci delle biblioteche mette a repentaglio la possibilità di dar vita a qualsivoglia politica bibliotecaria seria ed efficace e, nei casi più gravi, è pregiudicata la sopravvivenza stessa delle biblioteche a livello nazionale, regionale e locale. Al caso della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, noto perché più volte balzato agli onori delle cronache, fanno da corollario le condizioni di moltissimi istituti ormai prossimi al collasso. Le conseguenze di questa situazione si faranno sentire in tutto il Paese ma avranno ripercussioni drammatiche nelle regioni in cui le biblioteche sono più deboli.

La protesta - L'AIB, aderendo alla manifestazione del 12 novembre e invitando tutte le biblioteche a farlo, intende testimoniare la più viva contrarietà verso provvedimenti che rischiano di trasformare le biblioteche italiane, anche quelle più prestigiose, in istituti ridotti a poter pagare esclusivamente stipendi e bollette della luce, senza possibilità di investire nel potenziamento delle raccolte e dei servizi che milioni di cittadini utilizzano quotidianamente per lo studio, la ricerca, il lavoro, il tempo libero.
Le biblioteche recano un contributo fondamentale alla conservazione della memoria nazionale e del patrimonio culturale registrato in forma scritta, allo sviluppo delle potenzialità individuali, alla diffusione della conoscenza in ogni ambito del sapere, alla fruizione pubblica dei risultati della ricerca scientifica, alla diffusione della lettura. Impoverire le biblioteche e le altre istituzioni culturali significa pregiudicare il futuro dell'Italia. Per queste ragioni l'AIB si associa ai promotori di "Porte chiuse, luci accese sulla cultura" nel richiedere la modifica delle norme che rischiano di produrre effetti negativi sull'economia, sulla qualità e quantità dei servizi culturali e di spettacolo resi ai cittadini.

Adesioni - All'iniziativa hanno aderito la Conferenza delle Regioni, l'Unione delle Province Italiane e numerose altre associazioni nazionali ed enti locali (come ad esempio i Comuni di Roma, Genova, Venezia, Torino, Milano), oltre a innumerevoli istituzioni italiane , fra cui la Fondazione La Triennale di Milano, la Fondazione Torino Musei, la Fondazione Musica per Roma, Fondazione Cinema per Roma la Fondazione Ravennantica, La Fondazione Musei Senesi, la Rete museale della Provincia di Grosseto.

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